OSIMHEN - "Victor ha avuto un problema alla spalla e il Covid, ora ha bisogno di riprendere la condizione".
FIDUCIA - "Io sono un professionista, a me non va data nessuna fiducia. Oggi devo ringraziare i ragazzi per quello che hanno dato. Mi dispiace perché sistematicamente mi viene chiesto di dimettermi e non capisco perché agli altri no. Io non mi dimetto. Mi sono dimesso al Milan perché avevo fatto quello che dovevo. Non capisco perché qualcuno dice sistematicamente che devo dimettermi. Io e il mio staff stiamo buttando il sangue dalla mattina alla sera, poi se i risultati non vanno bene alla proprietà io sono dipendente e vengo giudicato. Di Padre Pio ce n'era uno. Io devo rispettare mia moglie, i miei figli e chi è qui con me. Io non mi dimetto, faccio il mio lavoro, penso di saperlo fare e secondo me stiamo facendo delle cose buone. Mi sembra tutto esagerato. Perché non dite che questa è la quarta semifinale che faccio? Non lo dite? Dite solo cose negative, ma va bene. Da calciatore ho vinto tutto, l'ho vissuto. Da allenatore farò la stesa cosa, vedremo".
OBIETTIVI - "Gli obiettivi sono quelli di entrare tra le prime quattro. Vorrei vedere se all'Inter manca Lukaku o ad altre squadre. Nessuno dice che mi mancano giocatori importanti. Osimhen ha fatto solo 6 partite, Mertens manca dall'Inter. Nulla togliere a chi c'è adesso che sta facendo cose importanti".
MODULO - "In fase di possesso era 4-3-3, in fase di non possesso la mezzala andava su Ricci per oscurarlo. Lo Spezia sembra che palleggi, ma quando ha spazio va subito in verticale. Con loro bisogna essere bravi sulle seconde palle".
DE LAURENTIIS - "Ha parlato alla squadra, ha detto quello che doveva dire e mi ha tranquillizzato. Ma io non ne ho bisogno perché faccio il mio lavoro e se non va bene vengo giudicato. Abbiamo superato il turno in Europa League e sembra che non abbiamo fatto niente, siamo in semifinale di Coppa Italia e non abbiamo fatto niente. In campionato se vinciamo con la Juve siamo al terzo posto. Io so che qui è difficile vincere, lo sapevo fin dall'inizio. Io non voglio assicurazioni perché io sono cazzuto, non mi deprimo facilmente, mi sono conquistato tutto. So che possiamo fare di più, ma non vado dietro alle chiacchiere. In questo momento devo pensare alla squadra e farla rendere al massimo. Se andiamo a vedere ciò che succede in giro per l'Europa non si capisce nulla, gli alti e bassi ce li hanno tutti. Poi se qualcuno non è contento pazienza, io lavorerò fin quando mi faranno lavorare. Se mi girano i due minuti, vado ad allenare in Kuwait".
SFOGO - "Con chi ce l’ho? Non ce l'ho con nessuno. L'allenatore è sempre in discussione, a me piace la critica. Se sbaglio mi assumo le mie responsabilità, ma è eccessivo quanto sta accadendo qui. Non lo so da parte di chi, ognuno si è fatto un'idea. Oggi mi sarei aspettato che alla prima domanda mi venisse detto che per quattro anni di fila sono arrivato in semifinale di Coppa Italia. Invece mi viene chiesto solo di De Laurentiis, di quello che mi ha detto...".
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