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Sette mosse di formazione ideali per questa giornata: da Milinkovic a Quagliarella

Fabrizio Romano

Si parte a breve con un’altra giornata di fantacalcio, i fantallenatori iniziano a fremere, le mosse sono già in cantiere verso un’altra sfida da voler vincere. Ecco qualche indicazione sulle mosse di formazione ideali per questa...

Si parte a breve con un'altra giornata di fantacalcio, i fantallenatori iniziano a fremere, le mosse sono già in cantiere verso un’altra sfida da voler vincere. Ecco qualche indicazione sulle mosse di formazione ideali per questa giornata: non sbagliate queste decisioni se volete cambiare i vostri undici.

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Pussetto, al Friuli è tango. Fuori casa fa più fatica, ma in casa ha un'altra marcia. Ogni volta al Friuli incanta, con l'Empoli è la classica partita in cui può metterci anima e talento.

Politano, questione di forma. Corre a mille su ogni pallone, punta l'uomo, il gol manca da Firenze ma tornerà. Sta bene e l'Atalanta sugli esterni qualcosa concede, da schierare ancora.

Sanabria, sei nel tunnel. Il gol è la sua ossessione, non segna più e il Genoa davanti fa una fatica bestiale. Risultato? A Napoli rischia di uscirne ancora deluso e ridimensionato, meglio - se potete - guardare altrove.


Milinkovic, vittima Sassuolo. Quando vede i neroverdi spesso si accende, ottimo indizio per metterlo ancora al fantacalcio. Sta bene e deve farvi sbancare, specialmente dopo la brutta prova generale con la Spal.

Palacio, jolly del lunedì. L'ultima carta da giocarsi nel posticipo può essere Rodrigo, sta recuperando la forma migliore e ci metterà l'anima. Giocatore di intelligenza superiore, se non avete una terza punta di lusso potete metterlo.

Calhanoglu, mezz'ala a fatica. In quel ruolo può soffrire di più, deve correre e rincorrere, non è proprio il suo mestiere. Meglio essere cauti e se avete altri centrocampisti valutarli, perché Hakan con la Juve ha una partita tosta.

Quagliarella, sì alla riconoscenza. Viene da due partite senza gol e sembra la fine del mondo; fidatevi di Fabio, anche per riconoscenza. Lo schiereremmo contro una Roma che dietro concede sempre più di qualcosa.