NEWS – Conceicao, Leao, Akanji, Scamacca, Gud, Neres, Hojlund, Lovric, Estupinan, Lookman: le novità

Altri minuti nelle gambe per Ademola Lookman ieri con la sua Nigeria: l'attaccante dell'Atalanta è rimasto in campo per 90 minuti e sta riprendendo la condizione in vista di un eventuale reintegro con i bergamaschi. Si legge su La Gazzetta dello Sport: "Una gara meno brillante rispetto alla prima («arrugginito, mancava la sua vivacità» - hanno commentato i media locali online), giocata a Bloemfontein: un po’ per una condizione che non può essere ottimale, un po’ per la tensione di un incrocio intricato finito 1-1 e che lascia la Nigeria appesa nella corsa a un posto Mondiale (il Sudafrica potrebbe perdere 3 punti a tavolino per aver schierato un giocatore squalificato in un match di inizio qualificazioni contro il Lesotho). Ma da oggi il pensiero decolla dalla nazionale e plana su Bergamo. Ademola è atteso da un viaggio lunghissimo, circa 16 ore compreso lo scalo. Domani sarà a Bergamo e poi, in base anche alle condizioni, si presenterà a Zingonia. Altrimenti appuntamento a venerdì. Ma tutto secondo programmi. E da quando varcherà il cancello del centro sportivo tornerà a essere un giocatore della Dea come tutti gli altri. La scelta del club di farlo allenare individualmente è scaduta il primo settembre. Dal giorno successivo Lookman è considerato un elemento della rosa di Ivan Juric. Tant’è che è stato inserito nella lista Uefa per la Champions, non un dettaglio. Da qui a dire che sarà convocato per la gara di domenica pomeriggio contro il Lecce però ne passa. Ma, ed è questo il punto focale, qualsiasi decisione che verrà presa sarà frutto di valutazioni fisiche, tattiche e tecniche. Non societarie e nemmeno legate al mercato estivo. Innanzitutto bisognerà considerare che l’attaccante ha disputato 165 minuti più recuperi nel giro di quattro giorni. Più di quanti ne abbia messi insieme negli ultimi tre mesi e mezzo. Prima l’estate con le vacanze, poi l’inizio del ritiro con i test fisici, quindi l’infortunio al polpaccio, lo strappo con il club per motivi di mercato, l’assenza ingiustificata e le due settimane di sedute individuali: mai Ademola aveva giocato una partita in questa stagione e mai si è allenato sul campo per sedute tattiche con Juric e lo staff. Sono tutte considerazioni che verranno prese in esame da domani in poi. Così come l’aspetto fisico. La preparazione con il gruppo seguendo i test programmati sono stati interrotti per via dell’infortunio di luglio, dunque bisognerà anche capire di persona quali sono le condizioni attuali del nigeriano. Le due partite con la nazionale sono anche state preparate da una spinta emotiva forte, alimentate dalla necessità di vincere per restare in corsa per un posto al Mondiale. E il pallone d’oro africano in carica - a detta del ct Eric Chelle - non sarebbe potuto restare a casa. La realtà emergerà al rientro in Italia. Juric non ha ancora avuto modo di spiegare a Lookman cosa si aspetti da lui nell’idea di calcio a cui sta lavorando. Non avendo mai sostenuto un allenamento con i compagni di squadra, non sarà facile inserire tutte queste informazioni nel poco tempo disponibile prima della gara contro il Lecce. La Dea ha sostenuto le amichevoli e ha preparato le prime due partite di campionato senza di lui. C’è un messaggio dunque da trasmettere a Lookman. Vediamo se il tempo a disposizione prima di domenica sarà sufficiente". Niente di grave per Francisco Conceicao: non sono emerse lesioni dagli esami strumentali del portoghese, che andrà valutato giorno per giorno verso l'Inter. Spiega Tuttosport: "Le condizioni di Chico non allarmano tanto che la Juve proverà a recuperarlo, ma ieri si è allenato a parte, ad una manciata di giorni dal Derby d’Italia contro l’Inter. Per questo, Tudor è costretto a riorganizzare le idee e riscrivere la propria probabile formazione che nei giorni scorsi aveva già iniziato ad abbozzare, non molto distante dalle Juventus viste contro Parma e Genoa. Da due giorni, dunque, l’allenatore croato e lo staff tecnico studiano a tavolino le alternative: senza tralasciare nulla, misurando attentamente pro e contro di una scelta piuttosto che di un’altra, fino ad arrivare a quella che lascia in equilibrio la bilancia. In esame anche l’ipotesi di un cambio di modulo, da centrocampo in su. Insomma, come detto, lo stop di Conceicao non preoccupa ma infastidisce perché costringe a variare un copione che per gran parte sembrava già scritto. Un fastidio e poco più, perché le alternative non mancano e i prossimi allenamenti – insieme ai ritorni giorno per giorno dei nazionali -, aiuteranno Tudor a sciogliere ogni dubbio in vista del Derby d’Italia". Ripresa ieri pomeriggio la preparazione a Milanello per la gara alla ripresa del campionato contro il Bologna. Come riporta La Gazzetta dello Sport, "fuori gli infortunati eccellenti, come Leao: Rafa aveva subito una elongazione al polpaccio destro nell’esordio in Coppa Italia contro il Bari, che gli aveva poi impedito di partecipare alle prime due sfide di campionato. Il lavoro personalizzato di ieri era previsto dalla scaletta studiata per il suo recupero, ed è probabile che la stessa prudenza venga usata oggi. L’obiettivo è quello di riportare Leao in gruppo da giovedì, quando Max ritroverà anche gran parte dei nazionali". Sospiro di sollievo in casa Fiorentina per le condizioni di Albert Gudmundsson: il problema accusato in nazionale non è nulla di grave, con l'islandese che è però in dubbio per la gara del weekend contro il Napoli. Si legge sul Corriere dello Sport: "Ieri, anzi nella tarda serata di lunedì per la precisione, è cominciata la rincorsa di Albert Gudmundsson al Napoli. Difficile, molto difficile, e forse l'islandese non riuscirà ad acchiappare la squadra di Conte per affrontarla sabato sera al Franchi nel debutto casalingo tanto atteso per la Fiorentina, ma di sicuro ci proverà: e già solo il fatto che ne abbia la possibilità permette di tirare un sospiro di sollievo a Pioli e a tutto il club di Commisso. Perché Gudmundsson sempre ieri avrebbe dovuto essere in campo a Parigi per sfidare la Francia con la propria Nazionale e invece che al Parco dei Principi era a Firenze da ventiquattro ore, di ritorno suo malgrado dall'Islanda a causa del «trauma contusivo/distorsivo» alla caviglia rimediato venerdì scorso nella partita contro l'Azerbaigian sempre per le qualificazioni al Mondiale nordamericano: al 21' della ripresa aveva segnato il gol del momentaneo 4-0 (5-0 il risultato finale) e appena cinque minuti più tardi era stato costretto a lasciare il posto a Hlynsson. La notizia dell'infortunio ha subito innescato l'allarme al Viola Park, anche se il susseguente e immediato contatto tra gli staff medici della Nazionale atlantica e della Fiorentina era servito ad abbassare il livello di guardia: stabilito che Gud non avrebbe partecipato alla trasferta in Francia, a quel punto bisognava aspettare il rientro a Firenze per gli esami utili a diagnosticare l'entità del guaio. Il comunicato diffuso nel primo pomeriggio di ieri dalla società viola, intanto, esclude conseguenze serie e lo fa nella parte in cui si sottolinea che si tratta soltanto di una sollecitazione e, soprattutto, mettendo il Napoli già come possibile punto d'arrivo del recupero del numero 10. Recupero come si diceva difficile, molto difficile per la ristrettezza dei tempi e a fronte comunque di una distorsione, ma di sicuro la diagnosi ha riportato il sorriso nell'ambiente facendo scomparire la preoccupazione latente di questi giorni. Gudmundsson, com'è scritto nella nota, sta seguendo un programma personalizzato che lo porterà a ridosso del Napoli e delle scelte di Pioli: c'è ancora il margine per una convocazione che consentirebbe al tecnico parmigiano - che comunque sta lavorando sul 3-5-2 con terminale offensivo la coppia Kean-Piccoli e un centrocampista in più nel mezzo - di avere una risorsa di grande qualità in una partita tanto importante. Ovviamente, a patto di escludere qualsiasi rischio e senza anticipare i tempi, altrimenti Gud e la Fiorentina si ritroveranno di nuovo insieme per il Como la settimana successiva". Niente gara contro l'Argentina per Pervis Estupinan, che ieri ha accusato un sovraccarico muscolare che l'ha costretto a dare forfait anche per la panchina. Ecco le sue condizioni secondo Diario Olé: "Pervis ha accusato un sovraccarico muscolare che non gli ha permesso di essere al 100% e, per precauzione, non è stato convocato. Il terzino del Milan avrebbe potuto infortunarsi se avesse giocato contro l’Argentina, per cui lo staff tecnico ha deciso che riposasse per evitare qualsiasi inconveniente". La sensazione è dunque che si siano evitati guai peggiori anche se la prova del nove si avrà solamente quando lo staff medico di Allegri avrà constatato di persona le condizioni del calciatore, spiega MilanNews. La tentazione in casa Inter è molto forte: Manuel Akanji subito titolare nel derby d'Italia di sabato sera contro la Juve. Ecco perché, secondo La Gazzetta dello Sport, Chivu ci sta pensando seriamente: "Akanji andrà di fretta perché è l’Inter stessa a non avere più tempo da perdere, nonostante siano passate appena due giornate in questa Serie A: le lancette hanno iniziato a battere più velocemente dopo la rovinosa caduta pre-sosta. Per questo, a Manuel potrebbero bastare i tre soli allenamenti che ha davanti, da qui alla sfida di sabato con la Juve, per giocare dal primo minuto il derby di Italia. Di tutti i modi per cominciare una nuova vita, questo sarebbe il più “estremo”, ma pure il più affascinante. Dopo cinque nuovi innesti poco più che ventenni, l’Inter ha aggiunto non a caso un fresco 30enne per sostituire lo scalpitante Pavard: serviva qualcuno già pronto per sfide così. Ad Appiano la tentazione è decisamente forte e prescinde dai primi scricchiolii difensivi: è una scelta filosofica, strategica. Su Akanji c’è il gradimento di tutto l’arco costituzionale nerazzurro, dai dirigenti che lo corteggiavano dal 2022 all’allenatore pronto a istruirlo. Insomma, nel breve-medio periodo andrà considerato un titolarissimo, anche perché potrebbe occupare tutte le posizioni della difesa con uguale naturalezza, ma un big match così ravvicinato porta con sé qualche inevitabile incognita: il tecnico darà seguito al suo intendimento se, e solo se, riceverà subito le risposte che tutti si aspettano da lui. Durante la sosta, poi, Yann Bisseck non ha solo rimuginato sui disastri fatti, ma ha lavorato sodo con lo staff per correggere la vecchia tendenza all’errore in marcatura: le partite saranno tante e ci sarà spazio per tutti, per questo nessuno ad Appiano vuole rischiare di “perdere” psicologicamente il tedescone. In ogni caso, per Akanji è necessaria una prima conoscenza dei compagni e di una difesa a tre di differente fattura, anche se basterebbe rileggere cosa diceva Guardiola di lui per nutrirsi di ottimismo: La nazionale, poi, è servita al nuovo interista per riattivare in fretta tutti i circuiti dopo le panchine in serie in Premier: 180 minuti in campo nella somma delle sfide a Kosovo e Slovenia, 4-0 e 3-0, con tanto di rete alla prima e annullamento di Sesko nella seconda. Non servirà solo nella difesa contro David e Yildiz, ma gli saranno richiesti presto inserimenti in zona gol, oltre che la solita abilità nel governo del pallone. Oggi, mentre si avvicinerà ad Appiano, tra una targa e una moltiplicazione, Akanji ci penserà". Restano ancora da verificare le condizioni di David Neres in casa Napoli verso la ripresa del campionato contro la Fiorentina. L'ex Ajax, spiega La Gazzetta dello Sport, "ha accusato un risentimento muscolare alla vigilia della sfida col Cagliari e la scorsa settimana ha svolto sempre lavoro differenziato. Il brasiliano fu un fattore nella sfida di inizio 2025, quando il Napoli si impose 3-0 al Franchi. Conte spera di poterlo recuperare almeno per la panchina". Pochi dubbi, secondo il Corriere di Bergamo, sulla titolarità di Nikola Krstovic contro il Lecce: come riporta il quotidiano, "Scamacca è ancora alle prese con le terapie per l’infiammazione al ginocchio sinistro: è valutato giorno per giorno ma domani o venerdì si dovrebbe capire meglio se potrà essere almeno in panca con il Lecce". Udinese in ansia per le condizioni di Sandi Lovric, rientrato dalla nazionale col polpaccio destro malconcio e ancora tutto da valutare. Come spiega il Messaggero Veneto, "la disponibilità per Pisa è da scartarsi a priori in attesa degli esami strumentali che verranno effettuati tra oggi e domani. Al 18’ Lovric si è bloccato, accusando dolore, per poi essere sostituito dopo tre minuti di sconforto. Lo staff medico della nazionale slovena non ha aggiunto alcun dettaglio sull’infortunio e quindi toccherà attendere l’esito degli esami per stabilire una diagnosi". L’attesa è finita: Matias Vecino è tornato. Come sottolinea il Corriere dello Sport, "l'uruguaiano ieri si è rivisto in gruppo, seppur non ancora a pieno regime (come lui Pedro, fermo venerdì e sabato per un fastidio tendineo). Un rientro che sa di liberazione. Il centrocampista ha vissuto settimane complicate, un recupero più lungo del previsto, con cautela e pazienza per evitare ricadute. Ora il peggio sembra alle spalle e può iniziare la rincorsa per ritrovare la migliore condizione atletica. Il minutaggio aumenterà gradualmente, verranno gestiti i carichi, ma la notizia positiva è finalmente arrivata. Vecino ci sarà contro il Sassuolo. Da ieri si è rimesso a disposizione di Sarri, lo considera una pedina fondamentale. Fronte infermeria: la Lazio, con un comunicato, ieri ha parlato di un “affaticamento al polpaccio destro” per Lazzari, controllato lunedì pomeriggio. Effettuerà nuovi esami domani. Sono tornati alla base Rovella e Zaccagni, ieri differenziati come Marusic e Patric. A parte lo spagnolo, nessuno è in dubbio per il Sassuolo". Secondo La Gazzetta dello Sport, Lazzari può saltare sia il Sassuolo che il derby con la Roma. Primo giorno ieri per Rasmus Hojlund nella sua nuova realtà, il Napoli. E, secondo La Gazzetta dello Sport, non è da escludere che possa addirittura partire titolare già contro la Fiorentina: "A Hojlund Conte chiede i gol e il coinvolgimento offensivo che sapeva garantire Romelu Lukaku all’azione azzurra. Rasmus ha caratteristiche diverse, forse più simili al primo Lukaku, quello che trascinò l’Inter allo scudetto dopo undici anni di attesa. Il danese attacca benissimo la profondità, ha gambe veloci e resistenti. Nonostante l’altezza (191 centimetri), sa sprintare nei primi metri e tenere bene sul lungo. E adesso Conte studia il modo di inserirlo nei nuovi meccanismi napoletani: la tentazione di dargli una chance già a Firenze c’è. È forte. Di sicuro arriverà il debutto, ma Rasmus vorrebbe provare subito l’emozione della prima da titolare. Ha lasciato Manchester dopo essere finito ai margini del progetto: ha scelto Napoli per tornare a sentirsi un giocatore importante, ma anche per l’ambizione del club e la passione della città". Gran gol per Santiago Gimenez nella notte con il suo Messico contro la Corea del Sud: l'attaccante del Milan è andato a segno con uno splendido tiro a giro da fuori area all'incrocio dei pali. Queste le sue parole dopo la gara ad ESPN Mexico: Tutti i gol, credo, hanno lo stesso sapore, sia nelle amichevoli, nel quartiere o nelle partite ufficiali. Come attaccanti godiamo molto quando segniamo, perché aiutiamo la squadra e questo è uno sport di squadra. Prima di tutto voglio fare i complimenti al gruppo che non si è mai arreso: la Corea è un avversario da Mondiale, sono partite molto difficili ed è bello che non abbiamo perso contro di loro. Alla fine do la gloria a Dio", riporta MilanNews.