sosfanta probabili formazioni infortunati Infortunati e non solo, le novità: Bremer, Patric, Kolasinac, Lucca, Coco, Ilic, Dovbyk e Odgaard…

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Infortunati e non solo, le novità: Bremer, Patric, Kolasinac, Lucca, Coco, Ilic, Dovbyk e Odgaard…

Infortunati e non solo, le novità: Bremer, Patric, Kolasinac, Lucca, Coco, Ilic, Dovbyk e Odgaard… - immagine 1
Manca meno di un mese all'inizio del nuovo campionato e dai campi cominciano ad arrivare le prime indicazioni: ecco le novità verso l'asta del fantacalcio e non solo.
Marco Astori

Manca meno di un mese all'inizio del nuovo campionato e dai campi cominciano ad arrivare le prime indicazioni: ecco le novità verso l'asta del fantacalcio e non solo.

JUVE - Ci siamo ormai per il rientro di Gleison Bremer, che sta completamente smaltendo il grave infortunio della scorsa stagione. Scrive in merito Tuttosport: "Bremer sta bene, migliora rapidamente e si sente sempre più a proprio agio nella nuova vita in bianconero. Quella con Tudor al timone, per intenderci. Sicuramente la stima tra i due è già forte: c’è un bel legame, che il campo sta cementando seduta dopo seduta. La prospettiva resta la stessa: c’è Juventus-Parma del 24 agosto nel mirino. Cerchiata di rosso. Lì Gleison vuole esserci da protagonista, per trascinare una squadra che ha sentito enormemente la mancanza del suo leader difensivo. Juan Cabal, invece, è tornato ad allenarsi col gruppo, svolgendo la parte atletica insieme ai compagni. L’ex Verona è perfettamente ristabilito, ma chiaramente rispetto a Bremer necessita di ulteriori step prima di poter essere considerato un perno della nuova Juventus. I bianconeri lo aspetteranno, confidando di ritrovarlo tirato a lucido tra fine settembre e inizio ottobre. Non c’è la necessità di accelerare i tempi, ma di rispettare un cronoprogramma per ora filato via senza intoppi. Cabal scalpita, ma la cautela dopo la rottura del crociato non è mai troppa".


INTER - L'Inter prosegue ad Appiano Gentile il suo ritiro per preparare la nuova stagione. Ecco le ultime novità secondo il Corriere dello Sport: "Presenti in gruppo anche Calhanoglu e Pavard, ormai ristabiliti dagli infortuni che li avevano tenuti fuori dal Mondiale per club. Discorso a parte invece per Bisseck e Zielinski, che sono fermi da più tempo e devono svolgere un lavoro più specifico prima di aggregarsi al resto dei compagni, pur essendo recuperati dal punto di vista fisico".

LAZIO - I tormenti di Patric non sono finiti: il difensore spagnolo della Lazio si è fermato di nuovo venerdì pomeriggio, alla vigilia dell'amichevole con l'Avellino. Ecco le sue condizioni; "Patric, dopo gli esami strumentali effettuati alla clinica Villa Mafalda, ha riportato una lesione muscolare di media entità a carico del retto femorale sinistro. Il giocatore ha già iniziato il protocollo riabilitativo, nei prossimi giorni effettuerà una nuova valutazione diagnostica per valutarne la prognosi". Secondo Il Messaggero, "il rischio è che dovrà star fuori per un mese, saltando quindi la prima e probabilmente anche la seconda giornata di Serie A, quando oltretutto Romagnoli sarà squalificato". Samuel Gigot, invece, fa sapere il club biancoceleste, è alle prese con una lombosciatalgia in fase infiammatoria; la sintomatologia clinica di Gustav Isaksen infine è in miglioramento.

KOLASINAC - Buone notizie in casa Atalanta sul fronte Sead Kolasinac: il difensore va spedito nel suo recupero. Si legge su La Gazzetta dello Sport: "In questi giorni a Zingonia sta continuando con le terapie Ademola Lookman mentre Sead Kolasinac segue il suo percorso. Il bosniaco va veloce e sorprende tutti in casa Atalanta. Per ottobre si conta di rivederlo in campo".

NAPOLI - Ora Romelu Lukaku ha un compagno di reparto che può davvero insidiarlo per il posto da centravanti del Napoli: Lorenzo Lucca, già in gol nell'ultima amichevole azzurra. In merito si è espresso oggi il Corriere dello Sport: "Romelu le ha giocate tutte sin da quando è arrivato, e tutte dal primo minuto, ma l'arrivo di Lucca sul pianeta azzurro potrebbe anche avere un effetto dirompente sulle gerarchie. Innescando un testa a testa tra amici che potrà produrre soltanto effetti positivi per Conte e per la squadra: quando ognuno tifa fuori il massimo e ha voglia di conquistare spazio e tempo, a beneficiarne sono i risultati e il collettivo. A maggior ragione se i personaggi in questione sono professionisti impeccabili e personalità estremamente positive all'interno del gruppo. L'impatto di Lorenzo, dal punto di vista umano, è stato proprio così: è entrato nel gruppo in punta di piedi ma orgoglioso e fiero della scalata compiuta tra sacrifici e gol dai dilettanti ai campioni d'Italia. Dodici, le reti realizzate con l'Udinese un campionato fa. Mentre la prima della nuova era, dicevamo, l'ha firmata sabato in amichevole: rigore conquistato e trasformato. Notizia numero uno: è un serio candidato rigorista. Proprio come Lukaku, reduce però da un ritiro condizionato nel finale anche dalla lombalgia: lui è ancora a secco e per la verità è apparso ancora molto indietro dal punto di vista della condizione; più del collega, al netto di due strutture fisiche importanti che necessitano di tempo. Lucca è un gigante di 201 centimetri che domina il gioco aereo e sa proteggere il pallone, può fare il centroboa ma è bravo ad attaccare la profondità: i lanci di Milinkovic sembrano già micce da accendere. E, cosa fondamentale per un interprete del ruolo, ha un tiro potente e preciso e sente la porta. I presupposti sono importanti, esattamente come il lavoro necessario a migliorare nella gestione del pallone: sangue freddo e calma, ma non troppa. E poi, beh, se è appena arrivato e ha già mescolato carte e certezze, qualcosa vorrà pur dire".

BOLOGNA - Buone notizie per Vincenzo Italiano, che ritrova Jens Odgaard e Thijs Dallinga. Come riporta il Corriere dello Sport, "in coda al ritiro di Valles i due si sono potuti inserire nuovamente in gruppo. Nell'ultimo allenamento in Alto Adige Vincenzo Italiano li ha fatti lavorare a pieno regime. Il trequartista e l'attaccante, che a fine maggio si sono dovuti operare per eliminare i dolori portati dalla sportshernia, una lesione ai tessuti della zona inguinale, non hanno ancora, però, il ritmo dei compagni. Era impossibile aspettarselo. Dopo le settimane all'Isokinetic, Odgaard e Dallinga hanno proseguito il recupero post operatorio seguendo un programma di esercizi personalizzati fino al rientro in squadra del 25 luglio. Nel triangolare del giorno successivo a Bolzano sono rimasti a guardare i compagni. Italiano non li ha inseriti in distinta e così, entrambi si sono accomodati in tribuna. Non aveva senso correre rischi".

GENOA - Comincia a formarsi il gruppo del Genoa verso la prossima stagione. Ecco le ultime da Pegli dal Secolo XIX: "A Pegli c'è stato anche il debutto di Colombo che ha subito lavorato con la squadra, esentato solo dalla partitella. E oggi è atteso anche Ostigard. Lavoro differenziato per De Winter, Ekuban, Bohinen e Ankeye. Tutti gli altri in gruppo, anche Messias, Cuenca, Carboni: Vieira li ha tenuti a riposo contro il Mantova ma conta di farli giocare giovedì sera a Oviedo, nel triangolare con i padroni di casa (che festeggiano il centenario) e il Villarreal. Al "Carlos Tartiere" il Grifone giocherà alle 19 contro il Villarreal e alle 20 contro il Real Oviedo. Sulla trequarti c'è abbondanza. Carboni può giocare sulla destra ma anche dietro la punta: ieri, ad esempio, è stato provato così, alle spalle di Vitinha, con Messias e Venturino ai suoi lati. Mentre dall'altro lato, alle spalle di Debenedetti c'erano Ekhator, Thorsby e Gronbaek". Tutto ok per Vasquez.

COCO - Niente Spartak Mosca per Saul Coco, che potrebbe definitivamente restare al Torino a meno di colpi di scena ad agosto. Lo spiega oggi Tuttosport: "Dopo la straordinaria offerta che aveva presentato a giugno l’Al Duhail (Qatar), 16 milioni di euro per il club granata, nei giorni scorsi era stata la volta dei moscoviti dello Spartak, saliti fino a quota 15 milioni più bonus, dopo una prima proposta decisamente più bassa, sui 10 milioni. Cifre fin eccezionali, se si pensa che Coco era costato un anno fa poco più di 8 milioni, bonus compresi, ed è reduce da un campionato non esattamente esaltante (molto positivo il rendimento nelle prime partite, poi un’alternanza di prestazioni buone e decisamente meno buone). Ai qatarini era stato il centrale spagnolo, nazionale equatoguineano, a dire no, per una scelta innanzi tutto di vita, di fronte oltretutto a una proposta economica di ingaggio da Coco giudicata mai abbastanza remunerativa per giustificare l’abbandono dell’Europa. All’epoca, il Torino l’avrebbe ceduto ultravolentieri, di fronte alla possibilità di incamerare 16 milioni, e con Ismajli contestualmente ingaggiato a parametro zero. Più complicati e nebulosi sono stati invece gli eventi della scorsa settimana, quando i faticosi rilanci dello Spartak si sono intrecciati con le valutazioni di Saul Coco sulla possibilità di trasferirsi a Mosca (non esattamente una scelta facile sotto vari punti di vista non solo di natura pratica, da quando la Russia ha scatenato la guerra in Ucraina) e con le trattative in corso del Sassuolo per Walukiewicz, infine giunte a compimento (cessione in Emilia in prestito oneroso a un milione, con un diritto di riscatto a favore del club neroverde per 5 milioni). In assenza di nuove sorprese, insomma, starà ora a Coco ritagliarsi spazio con Baroni, partendo presumibilmente da riserva dietro a Maripan (perno indiscutibile della difesa) e al nuovo arrivato Ismajli, che si sta integrando con disinvoltura. Per Coco, manco a dirlo, un errore in marcatura sabato scorso nell’ultima amichevole contro la Cremonese, in occasione del gol di De Luca".

ILIC - Ivan Ilic sta rispondendo presente a Marco Baroni. Il serbo è andato ad un passo dall'addio al Torino nelle scorse sessioni di mercato e il suo futuro potrebbe essere ancora lontano dall'Italia. Però, intanto, lui manda buoni segnali al nuovo tecnico: "Con un atteggiamento sempre impeccabile - scrive Tuttosport -, con il mood del giocatore che vuole mettersi in mostra e conquistare credibilità nelle gerarchie. In amichevole contro la Cremonese si è regalato un gol da urlo. Un gol alla Ilic, quando il cavo è attaccato correttamente alla corrente. Altrimenti la versione svagata, quella che troppo spesso i tifosi del Toro hanno visto coi propri occhi, non lascia odore e neppure sapore. Il nulla più totale. Baroni l'ha accolto senza pregiudizi, mettendosi a disposizione della società, che gli ha chiesto di ridare un senso al futuro granata di un ragazzo che avrebbe altrimenti rischiato di vagare senza una meta per tutto il pre-campionato. Il nuovo tecnico gli ha creato una collocazione: in mezzo al campo nel 4-2-3-1. Il primo tempo contro la Cremonese, giocato in coppia con Casadei, ha fornito a Baroni buone risposte sulla tenuta di Ilic (impiegato a destra, per la necessità di avere sempre un elemento a piede invertito). A cui non mancano letture e tempi di inserimento. Per il momento, ovviamente, il serbo resta sul mercato: chi si presenta con una cifra e una formula che il Toro ritiene profittevole verrà senza dubbio ascoltato. Anche perché ormai i gettoni di fiducia sono vicini all’esaurimento: non è più così semplice puntare sull’Ilic 3.0. Troppe volte, infatti, ha dilapidato il credito. Ma intanto Baroni lo studia, cercando di individuargli un ruolo e una collocazione tattica ideale. La trequarti, per il momento, gli è stata preclusa: la società si è mossa sul mercato e continuerà a farlo per accontentare il tecnico, che non ha in mente di adattare Ilic qualche metro più avanti. In attesa del pieno recupero di Anjorin, però, Ivan studia da Ricci. Ci prova, almeno. Lo fa principalmente per amor proprio. Un classe 2001 non può certo accontentarsi del proprio vissuto calcistico. Anzi, deve ambire a tornare protagonista. Come ai tempi di Verona".

ROMA - Occhio al futuro di Mario Hermoso: dopo il prestito al Bayer Leverkusen della scorsa stagione, ora può davvero restare alla Roma con Gasperini. Si legge su La Gazzetta dello Sport: "La prova Gasp tra conferme, promossi a sorpresa e esuberi da piazzare. In questi primi giorni di duro ritiro e nelle prime tre amichevoli il tecnico giallorosso ha gradito molto atteggiamento e prestazioni di Mario Hermoso, che ha vinto la corsa interna con Marash Kumbulla e potrebbe quindi restare a Trigoria dopo i sei mesi da incubo dello scorso anno e il prestito al Bayer Leverkusen. Una piega inaspettata per lo spagnolo che ha un contratto fino al 2027 e quel carisma che serve alla squadra di Gasperini. Al momento, quindi, sono stati messi in stand by i timidi approcci arrivati dalla Liga e dalla Turchia per l’ex Atletico Madrid. Giovedì, contro il Cannes al Tre Fontane, Hermoso avrà di nuovo spazio".

DOVBYK - In casa Roma tiene banco il tema Artem Dovbyk, la cui permanenza nella capitale non sembra più essere così scontata come prima. Si legge sul Corriere dello Sport: "La domanda che adesso si pongono al Fulvio Bernardini è se Dovbyk riuscirà a giocare una partita ufficiale con quel nove sulla maglia della Roma, o se invece il suo destino sarà lontano dalla Capitale. Perché il gigante ucraino non è incedibile, sia per un discorso economico sia per quello tattico, e ha ricevuto diverse manifestazioni d’interesse che la Roma sarebbe pronta ad approfondire a determinate condizioni. Perché di fatto Artem non è riuscito a rendersi indispensabile la passata stagione, né a farsi apprezzare in pieno dagli allenatori che ha avuto, da De Rossi a Juric fino a Ranieri. Il suo rendimento è stato piuttosto altalenante ma soprattutto inefficace nelle partite che hanno contato: non solo ha segnato poco negli scontri diretti, appena due gol, ma addirittura non ha mai visto la porta. In quattordici partite di campionato Dovbyk non ha mai tirato verso lo specchio: di queste, undici sono match contro le prime dieci del campionato. Addirittura non ha proprio tentato il tiro nelle sfide d’andata e di ritorno contro Lazio e Atalanta, poi contro il Como, il Napoli e il Parma. In altre tredici partite ha calciato verso la porta soltanto una volta a gara. Nel frattempo Massara ha ricevuto diversi sondaggi dall’Italia e dall’estero per il centravanti. La risposta? Parliamone, ma a certe condizioni. Naturalmente economiche: Dovbyk non andrà via per meno di 35 milioni, e se lo farà sarà a titolo definitivo o in ogni caso con un obbligo di riscatto certo". Intanto l'ucraino oggi è tornato in gruppo, quindi è recuperato e sta bene.