Pioli: “Calhanoglu, i tempi di recupero! Musacchio non è felice, Kjaer e Bennacer…”

Stefano Pioli fa il punto sulle condizioni del suo Milan dopo la vittoria di ieri sul Torino. Queste le sue dichiarazioni sui singoli.

CALHANOGLU KO - "Calhanoglu ha avuto un problema con la Juventus. I tempi di recupero? Diciamo che non dovrebbe essere una cosa lunga, ci sono delle possibilità per sabato".

PAQUETA' - "Può diventare un top player? Io credo di sì, non dubitate di lui. Al momento non è totalmente maturo, ma ha qualità ed è un nazionale brasiliano".

IBRAHIMOVIC - "Zlatan era arrabbiato perché si poteva fare meglio, si poteva chiudere prima la partita. Per questo è andato via per primo da San Siro".

MUSACCHIO - "Musacchio stava per entrare e mi ha detto che nel riscaldamento ha avuto un problema al polpaccio. Speriamo non sia niente di grave. Poi posso confermare che non è contento, sicuramente sì, come tutti i compagni che sono in panchina".

GABBIA - "Sono contento per Gabbia, meritava la chance perché ha sempre lavorato bene. Sta facendo ottime cose e ci ha messo il coraggio, la convinzione giusta".

FUTURO - "Quando alleni ti senti sempre sotto esame. Devi conquistare la fiducia e dimostrare la tua qualità, pensare a giugno e al mio futuro è inutile ora, non lo faccio perché c'è ancora tanto da fare".

ANCORA CALHANOGLU - "Mi piace molto da trequartista perché attacca la profondità, dà qualità anche nel palleggio con Ibra. Possono fare quel ruolo anche Paquetà e Bonavetura".

KJAER - "Kjaer ha sentito qualcosa durante l'allungo, lui dice che non dovrebbe essere nulla di grave. Speriamo abbia ragione, perchè andiamo incontro ad un periodo importante".

BENNACER - "Sta facendo bene e sta crescendo. Secondo me porta troppo palla in certe situazioni, ma sta crescendo. E' un giocatore di ottimo temperamento. Non credo che prenda ammonizioni perchè gli altri non lavorano. Stiamo lavorando bene in fase difensiva. La sua generosità ogni tanto lo porta ad essere meno lucido. E' una crescita che arriverà, perchè è un ragazzo voglioso e convinto di voler arrivare. Per giocare lì bisogna giocare più semplice, toccando meno palla".