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Pimenta: “Pogba, la verità su infortunio e stregone! Kean a lungo alla Juve”

Alessandro Cosattini

“Chiamatemi semplicemente Rafaela”. L’erede di Mino Raiola a Dubai ha ricevuto ieri il premio per il miglior trasferimento dell’anno (Haaland al City) ai Globe Soccer Awards. L’avvocatessa di San Paolo, Rafaela Pimenta, ha...

"Chiamatemi semplicemente Rafaela". L’erede di Mino Raiola a Dubai ha ricevuto ieri il premio per il miglior trasferimento dell’anno (Haaland al City) ai Globe Soccer Awards. L’avvocatessa di San Paolo, Rafaela Pimenta, ha parlato così in esclusiva alla Gazzetta dello Sport. "Dedico a lui questo riconoscimento e ad un gruppo di lavoro che si sta adoperando per tenere in alto il nome di Mino".

MERCATO - "Sono curiosa di scoprire cosa accadrà a gennaio con il Mondiale a metà stagione. Di sicuro ci saranno degli innamoramenti per i giocatori che si metteranno in mostra. Ma potranno cambiare subito maglia? Magari ci sarà la corsa a prenotarli per l’estate. I giovani si stanno mettendo in mostra, non abbiamo casi da risolvere".

KEAN - "Merito della dieta? No. Moise ha tenuto duro nei momenti difficili con l’appoggio di chi gli era intorno e sarà protagonista a lungo nella Juve".

POGBA - "Paul è stato invitato dalla Francia in Qatar, ma ha deciso di andare a farsi visitare a Pittsburgh e restare a lavorare durante le vacanze. Dopo l’amarezza per questo Mondiale mancato e per l’apporto che non ha potuto dare alla Juventus vuole recuperare il tempo perduto. Quindi niente svaghi, ma solo tanto lavoro per tornare il più in fretta possibile a disposizione di Allegri. Intervento in ritardo? Ha solo ascoltato un parere medico, non ha deciso d’istinto. Vicenda dello stregone? Una storia tutta da dimostrare. Non mi risulta sia andata così".


XAVI SIMONS - "Ha scelto il Psv per avere quegli spazi che gli mancavano a Parigi all’ombra di Mbappé, Messi e Neymar. Sta crescendo in fretta, siamo tutti felici. Tornerà al Psg? Chi lo sa. Io da avvocato mi avvalgo della facoltà di non rispondere".

DONNARUMMA - "Al Psg ha superato bene le difficoltà iniziali. La sua è stata una scelta sportiva per mettersi in discussione e accrescere le sue esperienze: non è andato via dal Milan per motivi economici. Il suo futuro? È tutto da scrivere, ha una carriera davanti".

ROMAGNOLI - "Invece ha fatto una scelta da tifoso Alessio Romagnoli: poteva andare in Premier e guadagnare di più, adesso nella Lazio si sente felice".

STIPENDI - "La questione non è lo stipendio, ma la priorità del progetto sportivo. Pochi lo notano, ma spesso i giocatori preferiscono le soluzioni tecniche più soddisfacenti a quelle economiche".

HAALAND - "La scelta di Erling è stata innanzitutto tecnica. Quando Guardiola e il City hanno dato garanzie sul suo utilizzo in campo la trattativa è andata in discesa. Non ha pesato il precedente di Zlatan, perché l’agente deve fare un passo indietro rispetto all’interesse del calciatore. Haaland e Mbappé sono certamente le stelle destinate a raccogliere l’eredità di Messi e Ronaldo. È bello che si creino queste rivalità. Erling però sta bruciando le tappe: sono di parte ma è destinato a primeggiare. La sua forza? La normalità".

DA CONSIGLIARE - "Scommetto su Wesley, il terzino arrivato troppo giovane alla Juve. Col Cruzeiro di Ronaldo è stato promosso, può tornare in Europa da protagonista".

SERIE A E ANCORA POGBA - "L’esperienza olandese va presa ad esempio. Con Mino abbiamo avuto tante prove a riguardo, ma credo che anche in Italia si possa trovare il mix giusto. In squadra sono indispensabili i giocatori di esperienza per guidare i giovani. Ne sa qualcosa anche Pogba. Nella nazionale francese Evra si è guadagnato nel tempo un ruolo da leader. E tutti lo chiamavano lo “zio”. Un bel giorno è toccato a lui raccogliere il testimone. È pronto a prendere per mano anche la Juve? Lui ce la sta mettendo tutta per dimostrare che ha scelto di tornare a Torino per aprire un nuovo ciclo vincente. Diamogli tempo".

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