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Pavoletti: “Perché puntare su di me al fanta! Due da prendere nel Cagliari, i rigori…”

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A tutto Leonardo Pavoletti. Così l’attaccante del Cagliari ha parlato in diretta sul canale Twitch di DAZN: “Io sto bene, sono contento che la squadra si stia riprendendo dopo sei mesi tosti, abbiamo lavorato soprattutto dentro di noi. ora...
Alessandro Cosattini

A tutto LeonardoPavoletti. Così l’attaccante del Cagliari ha parlato in diretta sul canale Twitch di DAZN: “Io sto bene, sono contento che la squadra si stia riprendendo dopo sei mesi tosti, abbiamo lavorato soprattutto dentro di noi. ora abbiamo trovato la mentalità giusta e lo spirito giusto. E questo mi fa sperare bene per il futuro”, ha detto nella chiacchierata con Tommaso Turci.

FANTACALCIO - "Da qua a fine stagione quanti gol devo fare? Eh non lo so, ci si deve credere in Pavoletti. Io voglio salvare il Cagliari, ho tanta voglia. Qualche altro gol lo posso fare. Anche di testa, è giunta l’ora”.


RIGORI SENZA JOAO - “L'ultimo gol su rigore l’ho fatto col Varese, son passati secoli. Qui nel Cagliari vedremo, se c'è qualcuno più bravo gli lascio il posto”.

JOAO PEDRO - “Joao Pedro ha studiato tutti i miei movimenti? Mi fa piacere questa cosa! Da quando lo spostarono in avanti ha spaccato, ha fatto quello step che lo rende uno dei migliori attaccanti della Serie A. E' un capitano leader. Se ha preso spunto da me, bhe devo riguardare i miei movimenti, non sapevo di essere così bravo”.

GOL DI TESTA - “Come mi alleno per colpire di testa? Il colpo di testa l'ho allenato poco negli ultimi anni, strategie diverse, allenamenti diversi. Ora sto segnando più di piede che di testa. Tante volte a fine partita non so come viene la palla, la mia mente è abitutata a colpire, come col pilota automatico”.

MAZZARRI - “All’inizio c’è stata qualche incomprensione con Mazzarri, non ci siamo capiti. Poi abbiamo iniziato a farlo invece, ora siamo sulla stessa lunghezza d’onda”.

GASPERINI - “È tosto, lo devi accettare, è il suo modo di essere. Ma se lo capisci è facile, perché lui fa di tutto per vincere. Io all'inizio non giocavo mai, ero sempre in panchina. Ma dopo un allenamento mi buttò in campo. Dopo essersi fatto male Borriello mi gettò in campo. Pensavo di stare dieci minuti, e invece no. Sono entrato in campo con lui che mi diceva le peggior cose, ma feci goal in quella partita, ed entrai in campo sempre dopo quella partita”.

ANCORA FANTA - "Mi hai preso all’asta di riparazione? Mi piace, ci crediamo. 24 gol in una stagione? Sono tanti, ma ci crediamo. Mi tiene viva la sensazione di poter fare 16 o più gol ancora. Non avevo la mentalità e la dedizione che ho ora. Fisicamente ho 3 o 4 anni in più, ma mi sento meglio, ho una conoscenza migliore del gioco, letture migliori. Va trovata l’annata giusta, quest’anno non ce la farò naturalmente. Dal post operazione al ginocchio sto facendo un bel percorso, mangio bene, riposo bene”.

CRAGNO - "È il più brontolone di tutti, vuole sempre aver ragione, infatti a volte si litiga".

SINGOLI - "Zappa, Altare, Goldaniga, Bellanova, Grassi, sono un bel gruppetto di giovani loro. Inizio a essere uno dei più vecchi, mi trattano come uno scemo però (sorride, ndr)".

CONSIGLI SULLE DONNE - "Il latin lover era Ceppitelli. Io ormai sono solo famiglia, anche sui social. Facevo i trilli su Messenger io (ride, ndr)".

CHI PRENDERE - "Due nomi nel Cagliari? Può fare gol e assist Bellanova, soprattutto assist a me. Poi il nostro pupillo è Razvan Marin, per la persona che è. Ci vogliono i suoi bonus per la salvezza, prima che per il fanta. Ha un potenziale incredibile Marin. Pereiro? Ha una qualità disumana. Fa tutto lui, va coccolato, dipende tutto da lui. Se è in forma ci fa vincere le partite".

FANTA DI SQUADRA - "Qualcuno lo fa, ma con amici delle città, non fanta di spogliatoio ecco".

AMMONIZIONI - "I difensori son furbi, le gomitate fanno parte del calcio. Io tutte le volte prendo il giallo così".

DOPPIA CIFRA - "Punto la doppia cifra".

RIGORI - Sappiamo già che sei rigorista... "(ride, ndr). Volevo essere la sorpresa, così non mi studiavano. Invece ora mi presento lì e mi conoscono".

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