NUMERO 10 - "Sento la responsabilità di essere il capitano ma è una sensazione positiva e bella. Voglio aiutare i miei compagni a esprimersi al meglio. Doppia cifra? Quello è sempre un mio obiettivo. Il mister dice sempre che ho le qualità per fare almeno dieci gol a stagione".
CAPITANO - "I doveri di un capitano sono sempre dare l’esempio in campo e fuori, trasmettere la voglia di affrontare una partita e far capire a chi è qui da meno tempo cosa vuol dire giocare per la Lazio. La Lazio è innanzitutto una squadra che mi ha dato tanto, i tifosi mi hanno sempre dimostrato grande amore e di questo ne sono davvero orgoglioso. Io qui mi sento a casa e cercherò di dare il massimo per far felici i tifosi".
ROMANI IN SQUADRA - "Ormai sono cinque anni che sono qui a Roma e utilizzo molte parole in romano. Poi tra Danilo Cataldi, Pellegrini e Romagnoli ci sono tanti romani, mi sento un po’ uno di loro".
POCHI TIRI - "Pochi tiri in porta? Ci stiamo lavorando, questo è un periodo un po’ difficile ma stiamo cercando di ricompattarci provando a non subire. Europa? L’Europa è una cosa che ci manca tanto perché questi anni l’abbiamo sempre fatta e andremo sicuramente a ricercare".
MONDIALE - "A fine stagione sarò soddisfatto se aiuto a portare la Lazio dove merita, se darò il mio contributo, se giocherò speriamo il Mondiale. Il ricordo che ho è il Mondiale del 2006 anche se avevo 11 anni. Mi ricordo di averlo seguito con grande passione. Sono emozioni forti ed è logico che giocarlo è un mio grande sogno. Il gol all’Europeo? Quel gol è stato un momento magico che porterò dietro per sempre ma spero di averne tanti altri".
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