STRADA - "Ora abbiamo trovato la strada giusta, uscivamo da un periodo difficile. Giocando a tre, mancavano mezzali di gamba che attaccassero la profondità e i quinti più coraggiosi. Siamo più da palleggio, questa è la soluzione migliore in questo momento. Non è detto che non si possa tornare a cinque, il calcio di oggi è l'interpretazione degli spazi. Abbiamo costruito 3+2 o 4+1, nel calcio ci sono tante situazioni: ci è mancato di andare più ferocemente ad attaccare”.
VLASIC - "Ho trovato tanta gioia per lui. A volte è troppo severo con se stesso, si fascia troppo la testa: dovrebbe giocare più libero per sfruttare le sue qualità. A livello realizzativo e di ultimo passaggio, è un giocatore importante. A lui piace quello spazio, a volte è una questione di fiducia”.
SVOLTA - "E' da un mese che vedo la squadra che ha la mia intensità, il mio carattere, la mia voglia di fame. Lo hanno dimostrato anche oggi. Quando si apre un ciclo nuovo, le prime partite non ci hanno illuso, ma c'era un giocatore importante per noi (Zapata, ndr). Poi ci si è ritrovati un po' spaesati nello spogliatoi, ora ci stiamo ritrovando piano piano. Ho detto alla società un mese fa che aspetto uno sforzo perché ne abbiamo bisogno”.
MERCATO - "Sono stato chiaro un mese fa, li lascio lavorare e spero che arrivi ciò che serve per migliorare”.
GIOCARE MEGLIO - "Toglierei il finalmente. È dall'inizio del campionato che è così. Dall'infortunio di Zapata abbiamo perso la bussola, perché Duvan, è innegabile, è un giocatore troppo importante. Oggi un pizzico di fortuna in più ci avrebbe regalato la storia. Sono contento con la mia gente".
TIMIDI ALL'INIZIO - "Sì, è vero. Siamo stati poco cattivi in alcune occasioni, quando abbiamo pressato collettivamente è cambiata la partita".
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