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Tuttosport: “Italia, Buffon può lasciare: i motivi del malessere. Può arrivare un altro ex Juve”

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Arriverà presto l’incontro tra Gigi Buffon e il presidente della Figc Gravina per capire quale sarà il futuro della Nazionale: l’ex portiere al momento è orientato a lasciare il suo ruolo da team manager. Le motivazioni le spiega...
Marco Astori

Arriverà presto l'incontro tra Gigi Buffon e il presidente della Figc Gravina per capire quale sarà il futuro della Nazionale: l'ex portiere al momento è orientato a lasciare il suo ruolo da team manager. Le motivazioni le spiega Tuttosport: "Il team manager azzurro ha manifestato il proprio malessere con la linearità di comportamento che lo contraddistingue, per evitare che si costruiscano retroscena o che si trascinino incomprensioni dentro al gruppo di lavoro. Ha manifestato e aspetta, ben consapevole che in questi giorni il presidente federale ha altre urgenze cui far fronte. Quando arriverà il momento, allora Gigi ribadirà le proprie perplessità a cominciare da quella più grande: la sensazione che con queste modalità di gestione lui non possa incidere sul gruppo azzurro in termini di motivazioni e di aiuto. Non ha nessuna intenzione - lui che come modello ha Gigi Riva - di restare per recitare il ruolo del “monumento vivente” da esibire nelle occasioni pubbliche, come si fa con l’argenteria nelle famiglie decadute che vogliono però rinverdire i fasti del passato. Gigi, nel ferreo rispetto dei ruoli, vuole poter incidere e contribuire alla crescita morale del gruppo. L’atteggiamento abulico dei giocatori contro la Svizzera, così, ha colpito molto anche lui, che si pone domande e che aspetta un confronto da cui arrivino risposte e prospettive".

Possibile percorso inverso invece per Leonardo Bonucci: "L’ex capitano della Juventus, infatti, ha annunciato a maggio la decisione di ritirarsi dal calcio giocato per intraprendere una nuova carriera. Quella in panchina come allenatore. Per farlo, però, serve fare prima un po’ d’esperienza. Una sorta di master nel quale imparare il mestiere. Sul campo e da un totem del ruolo. Sulla falsa riga di quanto fatto dall’amico Daniele De Rossi tra il 2021 e il 2022 nello staff di Mancini. Per Bonucci ci potrebbe essere l’effetto deja-vù con Luciano Spalletti. Tra i due c’è stima reciproca, se lo sono detti anche di persona nei giorni scorsi tra un saluto e l’altro. Ecco perché l’idea fluttua nell’aria e può assumere consistenza nelle prossime settimane. Da parte di Leo ci sarebbe, certamente, grande entusiasmo e orgoglio dinanzi a questa possibilità. Esperienza e senso di appartenenza al servizio di quella maglia azzurra che ha indossato e onorato al massimo per 121 volte (quarto nella classifica all-time) con pure 8 gol segnati, tra cui quello nella finalissima di Euro 2020 in cui ci siamo laureati Campioni d’Europa. Insomma, il supporto ideale per aiutare i giovani calciatori italiani a maturare senza farsi travolgere dalle pressioni che gravitano intorno alla nazionale. Al tempo stesso Bonucci potrebbe scoprire e imparare il mestiere di allenatore, collaborando da vicino con uno dei migliori in circolazione. L’ultima parola spetterà proprio al tecnico di Certaldo".