Tudor: “Preoccupato? Lo sono sempre! Deluso dal risultato, non dalla prestazione. E le scelte in attacco…”

La Juve ha perso per 2-0 contro il Como. Queste le parole del tecnico bianconero Igor Tudor nel postpartita ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa, come riporta Tmw:

PRESTAZIONE - "Una partita difficile contro una squadra allenata bene. Nel primo tempo abbiamo fatto qualcosa di interessante, nella ripresa ci sono stati tante interruzioni, volevamo fare qualcosa in più con due attaccanti ma non è stato possibile. In attacco è mancato l’ultimo passaggio, siamo mancati nelle scelte finali. Deluso? Dal risultato, dalla prestazione no. Como squadra organizzata, purtroppo abbiamo preso un gol che non si può prendere da un calcio piazzato, ci sono mancati gli ultimi 16 metri. Avevo la sensazione della pericolosità ma mancava l'ultima cosa. Siamo arrivati là ma di tiri concreti ne abbiamo fatti pochi. Secondo tempo spezzato, tanti interventi. Poi abbiamo preso un contropiede...".

PREOCCUPAZIONE - "Se sono preoccupato? Mi preoccupo di tutto sempre, perché è questa la vita dell’allenatore, pensare sempre a fare meglio e lo diremo fra di noi nello spogliatoio. L'allenatore è sempre preoccupato, prima anche da giocatore e in 30 anni si sentono le partite e le settimane decisive. Però mi interessa poco".

ATTACCO - "Giocare con due attaccanti e due ali non so chi lo fa… La squadra fa fatica a reggere, con due mediani e difesa a 4. Ma era giusto provare. Tu devi provare, come successo negli ultimi 20′. Poi abbiamo preso gol, è mancato anche un centrocampista. Ma era giusto così".

CAMBIAMENTI - "lo devo scegliere gli 11 migliori e farlo affinché rendano al meglio. Le scelte sono state queste oggi. Tante cose con la palla mi sono piaciute, ma bisogna metterla dentro. Se non succede, è un problema. Il mio compito è provare a migliorare tutto".

FABREGAS - "Fabregas può dire quello che vuole. Sono cose sue. Ha fatto gol su calcio piazzato. E a me piace la mia squadra."

GOL SU CALCIO PIAZZATO - "Come evitarlo? Magari ora ci mettiamo a uomo, così ci responsabilizziamo. Generalmente bisogna avere carattere e responsabilità, manca esperienza a livello d'età. Ora vediamo, parliamo anche con i giocatori".