LAUTARO - "Andiamo molto d'accordo al di fuori del calcio, il che rende più facile andare d'accordo in campo. A volte non abbiamo nemmeno bisogno di guardarci per sapere cosa farà l'altro. È un capitano esemplare, che indica la strada da seguire. Sto appena entrando in sintonia".
DEBUTTO INTER - "Ricordo questa azione. Quando ho fatto questo tocco ho sentito il rumore dello stadio che avvalora il tuo gesto. E' una sensazione... Come posso dirlo? Ti libera, ti dà fiducia. Quando sono arrivato qui, la gente aveva molta speranza, da qui la loro reazione. San Siro è un posto davvero speciale, 75.000 persone al seguito della squadra, non avevo mai sperimentato una cosa del genere".
RENDIMENTO - "So che ho fatto una buona stagione, sono cresciuto moltissimo, ho maturato tantissima esperienza. Mi sento forte. Giocare per l'Inter e vincere trofei conferma questi sentimenti".
DERBY - "Il rapporto con Maignan, Giroud e Theo? È il calcio, siamo vicini fuori dal campo, ma in campo non ci sono amici. Sapevamo che avremmo potuto fare qualcosa di grande, in una partita molto importante, la motivazione era estrema. E sapevamo che erano preoccupati. Siamo scesi in campo per finire il lavoro ed è quello che abbiamo fatto".
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