QUANDO NON GIOCAVA - "Quanto soffrivo? Non è facile per un portiere trovare le giuste motivazioni giuste quando ti alleni e non giochi, però, come detto, fa parte di un percorso".
MOMENTI BELLI E BRUTTI - "Il più bello è sicuramente Roma-Feyenoord del 2024, quando capii che sarei diventato il titolare. Il più brutto invece gli anni in cui non giocavo ma ci sta, fa parte del calcio".
RIVEDERE LE PARTITE - "Moltissimo, solitamente lo faccio la notte, quando mio figlio dorme. Sono molto autocritico, questo mi aiuta a migliorare".
ROMA -"Non esco molto, quando lo faccio però mi fa piacere fermarmi con i tifosi. Questo fa di Roma una piazza speciale. L'atmosfera dello stadio è una cosa incredibile, ricordo la partita con la Fiorentina e gli striscioni in Curva Sud per me".
RINNOVO - "Quanto hanno influito i tifosi sul rinnovo? Tanto, perché i tifosi mi fanno sentire a casa e quando percepisco questo rendo meglio".
ATTACCANTI -"I più difficili da affrontare? In Serie A penso a Lautaro e Thuram, ma ho giocato anche contro Lukaku, che fisicamente è una bestia".
INTER -"Noi non dobbiamo temere nessuno, perché siamo una squadra fortissima, ce la giochiamo con tutti".
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