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Sassuolo, Pinamonti: “Mai detto di voler andare via. Mondiali, Grosso, salvezza, Matic…”

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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il centravanti del Sassuolo Andrea Pinamonti ha parlato del suo momento e di quello della squadra di Grosso: STAGIONE – “Una stagione importante. Ci sarà da battagliare tutto l’anno, questo...
Andrea Della Sala

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il centravanti del Sassuolo Andrea Pinamonti ha parlato del suo momento e di quello della squadra di Grosso:

STAGIONE - "Una stagione importante. Ci sarà da battagliare tutto l’anno, questo è un campionato difficile. Chi viene dalla Serie B come il Sassuolo magari può trovare qualche difficoltà in più, ma sono anche convinto che questo gruppo è pronto e carico per affrontare questa sfida così impegnativa".


MERCATO - "È stata allestita una bella squadra, fatta da ottimi giocatori. Bisogna però calarsi nella parte, comprendere che in alcuni momenti ci sarà da soffrire per ottenere l’obiettivo finale".

SALVEZZA - "Intanto puntiamo a quella. Poi, una volta raggiunta la salvezza, si può pensare, guardando la classifica, a che cosa eventualmente potremmo puntare. Ma nella testa mia e di tutto il gruppo c’è l’obiettivo di rimanere in Serie A".

GROSSO - "Ho fatto con lui anche il ritiro dell’anno scorso. Questa estate abbiamo parlato tanto, mi ha spiegato cosa vuole da me, sento la sua fiducia, stiamo lavorando bene. Il mister si confronta tanto con i giocatori, è un aspetto molto importante".

MATIC - "Sì, è un grande valore aggiunto. Sia tecnico, che in spogliatoio. Una guida per i più giovani e dentro al gruppo si fa sentire",

PARTENZA - "Sì, non ho mai detto di voler andare via. Le voci di mercato non sono le mie. Ho lavorato dall’inizio per farmi trovare pronto".

NAZIONALE - «Non saprei. Se mi guardo indietro sono soddisfatto, non era scontato arrivare a certe cifre a 26 anni. Ma so che devo crescere ancora. Devo fare di più per arrivare a togliermi qualche sfizio e qualche sassolino».

INTER - "Non ha molto senso parlare del futuro. Mi hanno preso a quattordici anni e mi hanno portato in Serie A. Per l’Inter provo una enorme riconoscenza".

MONDIALE - "Non so come catalogarlo: se definirlo un obiettivo oppure un sogno. Un calciatore non può non pensare alla propria Nazionale. Quindi ci proverò fino alla fine".