RIENTRO - "Quando torno? Speriamo il prima possibile, ho fatto i primi due mesi tra problemi familiari ed il resto in cui non ho avuto grandi nostalgie per il calcio. Adesso la voglia sta ricrescendo e quindi penso che tra un mese o due scalpiterò. Penso sia difficile a questo punto del mercato trovare una soluzione che non sia quella estera ma faccio fatica ad andare all'estero".
CHELSEA - "È stato l'errore fondamentale della mia carriera. C'erano i presupposti per rimanere. Società difficile, molto probabilmente non ci finisci la seconda stagione come è successo a tutti nell'era Abramovic ma rimanevi nella cerchia della Premier. Al Chelsea abbiamo fatto un ottimo percorso perchè l'anno prima avevano fatto un quinto posto, siamo finiti terzi dietro a Liverpool e City che in quel momento avevano qualcosa più di tutte. Abbiamo vinto l'Europa League facendo 13 vittorie e 2 pareggi nel percorso. Abbiamo perso la finale di Coppa di Lega ai rigori contro il City dopo aver eliminato Liverpool e Tottenham che quell'anno furono le finaliste in Champions. Fu un buon percorso per cui ho fatto un errore enorme che avrei dovuto evitare. La voglia di tornare in Italia doveva essere inferiore alla voglia di rimanere in Premier".
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