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Sarri: “Spero di recuperare tutti. I segnali di F. Anderson e il rientro di Immobile…”

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Maurizio Sarri a DAZN commenta il ko contro l’Atalanta. Ecco le parole dell’allenatore della Lazio, riportate da lalaziosiamonoi.it: “È successo che abbiamo trovato l’Atalanta, in piena salute fisica e mentale, difficile da affrontare per...
Alessandro Cosattini

Maurizio Sarri a DAZN commenta il ko contro l’Atalanta. Ecco le parole dell’allenatore della Lazio, riportate da lalaziosiamonoi.it: “È successo che abbiamo trovato l’Atalanta, in piena salute fisica e mentale, difficile da affrontare per tecnica, fisicità, atteggiamento. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica a uscire, nel secondo tempo abbiamo fatto un po’ meglio. Nel computo della partita, alla fine, loro meritano”.

SCONFITTA - “Il campionato è lungo, sono risultati che hanno la loro valenza. Se questo momento dell’Atalanta proseguirà per altri tre mesi, sarà giusto che andrà l’Atalanta in Champions. È pur vero che l’Atalanta, per esprimere questo calcio, deve essere sempre al massimo dal punto di vista tecnico e mentale”.


NOSTRO MOMENTO - “Brillantezza e grande fiducia non l’ho vista, ho visto una squadra che faceva fatica a uscire. Noi per 60 minuti questo step c’è mancato, l’abbiamo trovato nell’ultima mezz’ora. Dispiace non aver fatto il 3-2 perché perlomeno ci saremmo messi in pari dal punto di vista degli scontri diretti”.

CILINDRATA - “Quando parlo di cilindrata non mi riferisco solamente a quella fisica, si parla di cilindrata tecnica, mentale, che è importante come le altre se non di più. Noi a volte siamo mancati in uno di questi tre aspetti, non tanto a livello di numeri dal punto di vista fisico, però poi vedi squadre che quando si muovono, lo fanno meno di noi ma sono più efficaci”.

MERCATO - "Non m’interessa di mercato, non è mio compito, quindi mi adeguo. Ritengo che devo pensare alla squadra, senza parlare tanto di mercato”.

CONTATTO SU PEDRO - "Il contatto con Pedro è discutibile, è minimo, ma la palla non la prende Ederson, un po’ di rammarico per quello c’è. L’Atalanta ha fatto più e meglio di noi, in questo momento è più forte di noi e bisogna crescere. Sotto l’aspetto psicologico bisogna fare sempre attenzione, non siamo mai stati un gruppo di grande continuità mentale".

CLASSIFICA - "La classifica diventa più pesante e fonte di rammarico aver sbagliato il 3-2 che coi metteva in parità negli scontri diretti. Oggi l'Atalanta era in salute ed era un boccone amaro. Poi hanno un modo di giocare che prevede un grande dispendio fisico e mentale, quando stanno bene diventa dura per tutti".

POCHI GOL IN ATTACCO - "Il mio modo di lavorare prevede di farsi il culo giorno per giorno. Se ci fosse un modulo con cui si segna di più lo userebbero tutti. Io ho visto cali di prestazioni evidenti dei nostri attaccanti. Poi se sono cali fisici o mentali non te lo so dire. Questa non è stata poi la partita peggiore, con i minuti finali il computo delle occasioni è 7-5. Poi i giocatori devono essere messi in condizione di poter segnare. Se con il Napoli crei 7 o 8 volte la condizione per arrivare al tiro e non lo fai, li metti in difficoltà gli attaccanti".

PROGETTO - "Preoccupato non sono, le idee di Lotito non le conosco a fondo, non posso entrare nella testa del presidente. Le sensazioni negative che dici tu non le ho avute negli incontri con ds e presidenti. Poi che in estate io abbia chiesto dei giocatori e ne siano arrivati altri è la normalità, nel mondo ci sono 2 o 3 allenatori che possono pretendere. Ci sono tanti aspetti da valutare a livello di compatibilità economica. Io di questo mercato me ne sono disinteressato quindi non ne esco deluso. Quando perdi un po' di preoccupazione ce l'hai. Venivamo da una striscia positiva, si fa una brutta prestazione con l'Inter, una discreta con il Napoli tranne che negli ultimi metri, oggi una squadra in salute ci mette sotto per 65 minuti e un po' di giramento c'è".

PER LA SVOLTA - "Io spero di recuperare tutti i giocatori. Per esempio Felipe Anderson da un paio di partite sta mandando dei segnali. Ciro ha un percorso lungo, ha fatto un anno che dire problematico è poco. Stasera è entrato, si è preso il rigore e lo ha segnato. Pedro è entrato con un piglio diverso. Adesso bisogna accontentarci di questo, sperando che il livello cresca".

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