BREAKING – Milan, ecco l’esito degli esami strumentali di Gabbia e cosa filtra sui tempi di recupero
MODULO - "Se ci concentriamo su moduli e numeri, sbagliamo strategia e non si porta nulla alla Salernitana. Io parlerei di aggressività, fame, sacrificio, correre per il compagno. E' questo che fa la differenza. Vogliamo vincere i duelli individuali, sotto questo profilo dobbiamo avere qualcosa in più degli avversari. La tattica sarà affinata progressivamente. A me interessa la voglia di sacrificarsi per i compagni".
MOMENTO - "I ragazzi hanno fatto una discreta settimana. Li ho visti vogliosi e attenti. Per me domani ci sarà un verdetto importante, il campo mi trasmetterà sensazioni definitive. Per quello che è il nostro momento, è evidente che affrontare un avversario ingiocabile come l'Inter potesse crearci tutti questi problemi. Dobbiamo ragionare come se quella di domani fosse l'ultima gara, la Salernitana non può permettersi di fare tabelle. Dobbiamo vincere, punto. Non possiamo fare altro. Ci sono 13 gare, possono sembrare poche ma per me è una buona fetta di campionato. Non voglio sentire che qualcuno abdichi trascinandosi verso un'agonia quando poi ci sono i punti in palio per riuscire a raggiungere l'obiettivo".
SALVEZZA - "Non ha aiutato in passato parlare di gara decisiva. Io credo che sia una partita fondamentale per riaccendere qualcosa che è spento. Dobbiamo provare a far punti ovunque, la vittoria è l'unica medicina. A prescindere dalla salvezza, abbiamo necessità di dare entusiasmo ai ragazzi. Non vincere mai mentalmente ti rende negativo. Un episodio positivo, al di là del distacco dalla quartultima,ci può far svoltare".
FIDUCIA - "Il 90% degli allenatori non avrebbe accettato di subentrare a quattro giorni dalla partita con l'Inter. Sento la fiducia del club, è ovvio. Non c'è nemmeno bisogno di ribadirlo. Il ritiro ci aiuta a conoscerci di più. Io voglio far capire allo spogliatoio che persona sono, non l'allenatore. Io ho delle idee, vado diretto e non faccio giri di parole. Voglio entrare nella testa e nel cuore. I ragazzi hanno recepito, c'è unione e ci confrontiamo. Quanto ai tifosi, la risposta è semplice. Dal primo giorno percepisco la passione verso questi colori. Loro sono sempre stati al fianco della squadra, dentro e fuori. Le presenze all'Arechi sono fondamentali: se domani sono 20000, chissà cosa può accadere se dovessimo accendere la scintilla. Ora tocca a noi trascinare la squadra".
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