INFORTUNIO - "È stato un periodo bello tosto, l'infortunio è stato più grave di quello che pensavamo, ma sono felice perché vedo la luce in fondo al tunnel. Mi sto riprendendo anche mentalmente. Mi è dispiaciuto molto non giocare questi mesi con il mister perché avevo iniziato parecchio bene, anche tornando in Nazionale. Nella carriera di un calciatore però credo sia la normalità, l'importante è rialzarsi sempre meglio di come si è caduti. Sono fiduciosi di tornare più in forma di prima, spero che il mister mi faccia fare 50 partite!".
SCELTA DI NON OPERARSI - "Se ha influito? Sì, certo, sicuramente uno ci pensa sempre alla Nazionale. Ho un buon rapporto con Gattuso, mi ha chiamato sempre in questi mesi, lo ringrazio tanto, mi è stato vicino e mi ha aiutato nel recupero. L'Italia, come la Lazio, è il massimo... Non vedo l'ora di tornare con la Lazio, spero anche poi di tornare in Nazionale".
LAZIO - "Cos'è cambiato? Sono sempre stato vicino ai miei compagni, ho fatto tante trasferte, mi piace stare nello spogliatoio. Credo ci sia sempre stato un bel clima, siamo uniti, il gruppo squadra è forte e penso sia il valore aggiunto della Lazio".
OBIETTIVI - "È ancora presto, faccio fatica a dire dove arriveremo a fine anno, ma ho una buona prospettiva su questa squadra perché vedo che ora stiamo capendo bene quello che chiede il mister. C'era qualcuno che non lo aveva avuto e questo ha inciso, ma penso che possiamo lottare per l'Europa. Anzi, dobbiamo. Poi quello che viene in più ce lo prendiamo".
NOSLIN - "Se mi ha stupito la sua crescita? Ci ho sempre parlato anche anno scorso. Fa morire dal ridere, è simpaticissimo, sempre con il sorriso, è una cosa positiva per il gruppo. Sono felice per il gol perché gli dà fiducia, ma è forte, lo dimostrerà in questi mesi".
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