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Repubblica: “Fagioli, gioco e preparazione. Nervi tesi a Berlino fra squadra e CT”

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Nervi tesi in Nazionale dopo l’eliminazione da Euro 2024, lo riporta La Repubblica con un retroscena rispetto ad un episodio avvenuto dopo la partita con la Svizzera: “Uno dei problemi maggiori è che Spalletti si è trovato per le...
Andrea Agostinelli

Nervi tesi in Nazionale dopo l'eliminazione da Euro 2024, lo riporta La Repubblica con un retroscena rispetto ad un episodio avvenuto dopo la partita con la Svizzera: "Uno dei problemi maggiori è che Spalletti si è trovato per le mani una squadra senza leader. Senza Bonucci e Chiellini, per intenderci. Questo ha dato forza ad alcuni gruppetti interni allo spogliatoio con cui la chimica non è scattata. Qualcuno ha accusato l’allenatore anche per la preparazione, poco incentrata sull’intensità, a detta di alcuni giocatori. Addirittura c’è chi aveva messo nel mirino la convocazione di Fagioli, ritenendolo un delatore per aver tirato in ballo Tonali nella questione scommesse (in realtà è vero il contrario). Riguardate il gol del 2-0 della Svizzera: sembra quasi che la squadra non aspetti altro per poter firmare la propria resa e liberarsi dalla missione impossibile di soddisfare le richieste del suo allenatore.

E che non suoni assolutorio nei confronti dei calciatori: non è impossibile che ci sia stata una sorta di pigrizia mentale, se non fisica, dietro le resistenze al “calcio perimetrale” che voleva imporre Luciano Spalletti. Forse scetticismo. Certo non si sono capiti. Prima della partita con la Croazia, il gruppo era convinto di proseguire nel solco delle prime due partite. A due ore dal fischio d’inizio è cambiato tutto, o almeno questo ha percepito la squadra. Difesa a tre, due attaccanti, fuori un paio di giocatori che pensavano di esserci, ripescati due che si sentivano esclusi. Poi, la conferma di Di Lorenzo: il peggiore eletto a irrinunciabile. E chi poteva giocare al suo posto finiva colpevolmente per sentirsi in vacanza".