MODULO - "Con la Lazio non è successo nulla di particolare all'intervallo, abbiamo analizzato quanto fatto e ho cambiato sistema perché la squadra può giocare anche a quattro, sono automatismi che hanno nelle corde: mi sembrava giusto cambiare e la squadra ha risposto. Da quando sono arrivato abbiamo lavorato sulla difesa a tre ma la squadra può farle entrambe ed è matura per farle: si può pensare di partire in un modo o nell'altro e poi cambiare a gara in corso. È una fortuna".
LA SCELTA - "Il cambiamento a me piace: potevo rimanere in una zona di comfort come Monza, invece ho voluto ambizioni diverse e le coppe. La Fiorentina mi ha voluto fortemente, ho trovato tutto nuovo ma nelle difficoltà si cresce: ben vengano le difficoltà, siamo qui per risolverle. Ci sono tanti aspetti positivi, la società mi ha messo in condizione di lavorare bene, i ragazzi crescono: sono felice qui, ho trovato una città meravigliosa".
OBIETTIVO - "So che Firenze è una piazza storica e ambiziosa: anch'io lo sono come la squadra, è un gruppo competitivo. Vogliamo migliorarci ogni giorno e raggiungere grandi obiettivi. Dobbiamo lavorare sodo, possiamo promettere questo: non mi sento ad oggi di dare un obiettivo, l'unico è il lavoro quotidiano".
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