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Nicola: “Futuro? Mi siederò col club per vedere l’idea da portare avanti. Bisogna capire…”

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Davide Nicola, tecnico del Cagliari, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Napoli. Ecco le sue parole riprese da TuttoCagliari. LA PARTITA – “Ha vinto il più forte, poco da aggiungere. Nella prima parte abbiamo...
Marco Astori

Davide Nicola, tecnico del Cagliari, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Napoli. Ecco le sue parole riprese da TuttoCagliari.

LA PARTITA - “Ha vinto il più forte, poco da aggiungere. Nella prima parte abbiamo cercato di togliere loro un po’ di spazi e limitare la velocità di giocata a una squadra che ha tantissime doti a livello di atletismo e qualità, nella ripresa abbiamo iniziato bene alzando la pressione ma siamo stati puniti quasi subito su una palla lunga. Peccato, ma i ragazzi hanno dato tutto ciò che avevano, erano mentalizzati per provare a sfruttare una chance laddove fosse arrivata”.


FUTURO - “Il nostro è un Club serio che programma e quindi, adesso che l’obiettivo è raggiunto, si ragionerà sul da farsi. Mi siederò con la Società per capire quella che è l’idea da portare avanti. Il Cagliari si è salvato alla penultima giornata, come l’anno scorso, alla seconda stagione consecutiva in Serie A: sono cambiati dei calciatori, sono arrivati dei giovani da valorizzare, è cambiata l’idea tecnico tattica, si è fatto un lavoro che ci ha portati a raggiungere quello che era l’obiettivo, abbiamo ottenuto risultati importanti anche fuori dagli scontri diretti (dove abbiamo sbagliato pochissimo) pur mancando la vittoria contro qualche big.

ALZARE L'ASTICELLA - "Bisogna intendersi e capire cosa significhi, io credo che per fare un salto di qualità occorrano valutazioni di un certo tipo e occorre essere sempre chiari e coerenti nel dichiarare quali siano gli obiettivi e i mezzi per raggiungere determinati traguardi. Arrivare a salvarsi con molte giornate di anticipo non è semplice e dipende da determinati investimenti e scelte, altrimenti la dimensione rimane quella della salvezza, com’è attualmente, poi arrivare quattordicesimi, tredicesimi o quindicesimi cambia poco in termini di sostanza. Ora nel tempo dobbiamo migliorare alcuni giovani che diventino un patrimonio, ragionare su chi c’è e lavorare per portarne altri. Il salto in alto si può fare anche nel tempo, anno dopo anno salvandosi sempre meglio, se possibile”.