È cominciata l'era Davide Nicola al Cagliari: il tecnico, in questi primi allenamenti, in attesa del mercato, sta provando già quello che dovrà essere il modo di giocare della sua squadra.
È cominciata l'era Davide Nicola al Cagliari: il tecnico, in questi primi allenamenti, in attesa del mercato, sta provando già quello che dovrà essere il modo di giocare della sua squadra. Le indicazioni arrivano dal Corriere dello Sport. "Pochi fronzoli, palleggio veloce, verticalizzazioni, punte in movimento perenne non solo per andare verso la porta ma anche per fare da sponda e favorire gli inserimenti delle mezze ali. Nicola non intende perdere tempo e sottopone i suoi giocatori a esercizi continui su questo tema. Occorre precisare che siamo in fase embrionale e che il sistema di gioco sarà messo a punto solo nelle prossime settimane anche in base all’esito del calciomercato. Nicola ha le idee chiare, ci mancherebbe, ma è anche disposto a variare qualcosa in base ai giocatori che avrà a disposizione. L’ipotesi è di applicare un 3-5-2 di base che in fase di non possesso dovrebbe trasformarsi in un 5-4-1. Al centro della manovra il play (Prati o Makoumbou), che dovrà presidiare la zona davanti alla difesa, dove spesso si aggirano insidiosi trequartisti avversari, e dettare la prima fase della manovra.
Ma un ruolo importante nella costruzione del gioco l’avrà Luperto. Il difensore centrale di sinistra all’Empoli impostava spesso la manovra, ed è presumibile che lo dovrà fare anche a Cagliari. Il ventisettenne giunto in Sardegna percorrendo lo stesso percorso di Nicola, dispone di buona tecnica (oltre che di 191 centimetri preziosi nel gioco aereo) e di personalità. Nicola sa di poter contare su di lui e di potergli chiedere compiti delicati, come quello di avviare l’azione aggirando la pressione avversaria. Sotto i riflettori Prati e Makoumbou. Il primo, giunto l’anno scorso dopo la retrocessione con la Spal, ha mostrato subito di avere buona tecnica e di saper dettare i tempi di gioco. Ma il salto di categoria è stato notevole. Ranieri, vecchia volpe del calcio italiano e europeo, l’ha messo al riparo dalla tempesta, portandolo spesso con sé in panchina. Ma adesso il giovane centrocampista ha un campionato di Serie A sulle spalle e può fare un passo in avanti.