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Luis Alberto: “Quando Immobile farà gol, tutti zitti. Il rinnovo e dove voglio finire la carriera”

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Parla Luis Alberto in conferenza stampa accanto a Maurizio Sarri. Ecco le parole dello spagnolo, riportate da lalaziosiamonoi.it: “Chiudere la carriera in Liga? Sì, l’ho detto sempre. Se sto bene voglio finire la carriera al Cadice....
Alessandro Cosattini

Parla Luis Alberto in conferenza stampa accanto a Maurizio Sarri. Ecco le parole dello spagnolo, riportate da lalaziosiamonoi.it: “Chiudere la carriera in Liga? Sì, l'ho detto sempre. Se sto bene voglio finire la carriera al Cadice. Giocando in Champions la motivazione arriva da sola, altrimenti vuol dire che non ti piace il calcio".

RITORNO IN CL - "Sarà più bello ancora giocare in uno stadio pieno, quando l'abbiamo fatto qualche anno fa è stato un po' strano senza tifosi. Il calcio rimane loro. Serve più cattiveria nelle due aree, bisogna difendere meglio tutti, non possiamo prendere certi gol. I gol presi contro la Juve nemmeno una squadra di quarta-quinta categoria li subisce... Sta mancando un po' di personalità. Per il resto stiamo giocando bene, dobbiamo essere più forti nelle due aree".


GUENDOUZI O KAMADA - "Abbiamo detto che non parliamo più della Juve, lasciamo perdere. Kamada, Guendouzi e Matteo sono giocatori fantastici. Matteo ha giocato all'Arsenal e all'OM, già questo dice tutto. Ragazzo serio. Daichi mi piace tanto, tutti troveranno spazio. Sicuramente faranno benissimo in tutta la stagione”.

IMMOBILE - “Deve fare quello che ho fatto sempre. La vita dell'attaccante è così, quando fa gol è un fenomeno, sennò è scarso. Lui è tranquillo, quando farà 2 gol tutti staranno zitti".

NAZIONALE - “Non ci penso, per me stare nel mio Paese è importante, sono a disposizione, ma non ci penso che toglie energie. Ci pensa il mister alla lista, si vede che non gli piaccio, ce ne sono tanti forti in Nazionale. Ce ne sono 10-12 nel mio ruolo. Io devo fare prima bene qua”.

ADDIO MILINKOVIC - “Io leader non mi sento, il leader è Ciro, è il capitano, quello che ha fatto di più di tutti nella Lazio. Io provo ad aiutare e fare il massimo. È il mio modo di vedere il calcio, quando parlo è per fare qualcosa”.

CONTRATTO - "Non ho promesso nulla. Dobbiamo essere dodici invece che undici, soprattutto ora. Loro sono fantastici in casa e fuori, era giusto parlarci. A dicembre vado via (ride, ndr). Siamo tranquilli, prima mi piacerebbe finire al mio paese per un anno, ma dipende tutto da come starò fisicamente”.

DOVE POSSO ARRIVARE - “Spero di non avere limiti. Lavoro per la squadra, sono in un momento in cui riesco a fare le cose bene, la vittoria è più importante. Puoi segnare 100 gol, ma se non arrivano i 3 punti non sono contento”.

FELIPE E ZACCAGNI - “Felipe a Napoli l'ho visto benissimo, ha attaccato e difeso benissimo, contro la Juve mancato un po' di più. Loro esterni devono fare il 60% di uno contro, Zaccagni mi è piaciuto, difficile giocare contro la Juve. Ti raddoppiano sempre, ci ha provato. Devono continuare a provarci, troveranno il gol e gli darà più fiducia. Abbiamo tanto bisogno di loro, anche Isaksen sarà fortissimo”.

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