LAVORO - "Se penso sia riconosciuto? Non lo so, qualcuno lo riconosce e qualcuno si aspetta di più. Io lavoro per il Torino, devi fare il massimo con i giocatori a disposizione e secondo me abbiamo fatto il massimo: se porti tre giovani in Nazionale vuol dire che hai lavorato alla grande. Non è facile ottenere di più. Sono molto orgoglioso e guardo i numeri di come era prima e come è adesso: la squadra ha un valore diverso da prima, il lavoro è stato stupendo".
MERCATO - "Io penso che al Torino abbiamo tutto sommato lavorato molto bene, era una situazione in cui avevi dieci scadenze di contratto e sette prestiti. Poi vendi Bremer o Lukic e rinnovi, è difficile: non è che non sono stato rispettato, è che le possibilità economiche sono quelle che sono. Penso che in questi tre anni abbiamo lavorato molto bene, e spero di continuare così, rispettato com'è accaduto sia a Verona che a Torino".
ATALANTA - "La fortuna dell'Atalanta sta nel primo anno di Gasp che riconosce una gran qualità di quel settore giovanile, che come nel caso del tridente odierno erano giocatori di livello altissimo. Scelgono bene i giocatori, hanno uno stile di gioco. Per quanto riguarda noi, in questi tre anni non era facile".
GASPERINI - "E' il migliore d'Europa, per me quello che ha fatto lui in otto anni non l'ha mai fatto nessuno. È arrivato in una società, ha sviluppato giocatori di talento, li ha venduti a cifre allucinanti. Sa fare tutto bene, sceglie i giocatori per il suo gioco, li allena, li trasformi. Prendete il primo gol che ci hanno fatto oggi: ma di che parliamo".
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