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Italiano: “Addio dopo la finale? Rispondo così sul futuro! Le condizioni di Biraghi”

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Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa al Viola Park alla vigilia della sfida di campionato col Cagliari. Le sue parole.
Marco Astori

Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa al Viola Park alla vigilia della sfida di campionato col Cagliari. Le sue parole riprese da Tmw e FirenzeViola.

SINGOLI - "Sono tutti disponibili, come un anno fa: tutto ciò sarà un problema e un pensiero in più per me. Biraghi ha preso solo una botta, sta bene. Ma ci tengo a dire che avere tutta la rosa con me è una grande soddisfazione".


FORMAZIONE - "Devo ancora valutare alcune cose, soprattutto lo stato fisico di alcuni giocatori: ci sono state gare molto ravvicinate per cui l'obiettivo è quello di dare minutaggio a tutti in questo periodo per far arrivare la rosa al meglio ad Atene. Ma per noi è fondamentale arrivare all'ottavo posto".

RIGORI - "Ogni fine seduta ci fermiamo per batterli... e oggi si sono fermati in tanti per provarli. Dobbiamo sapere che i rigori sono una delle possibilità ad Atene. Quest'anno dobbiamo essere più bravi e concentrati".

ADDIO DOPO UNA COPPA - "Forse Gapserini lo ha detto per scaramanzia visto che, come noi, ha perso qualche finale... la sua forse era solo una battuta. Per quanto mi riguarda dico quello che sto dicendo da giorni: ho la massima attenzione solo per questa partita, poi dopo il 2 giugno tireremo le somme, come dice il nostro direttore".

PRESSIONE - "La pressione poteva non esserci nessuno a darcela, la sentiamo da soli perché vogliamo vincere e ottenere questo risultato. Tutti abbiamo voglia di arrivare fino in fondo e se si chiama pressione ben venga, siamo dei privilegiati ad averla prima di giocare l'ennesima finale. Non ci deve mettere in difficoltà ma spingerci a regalare una gioia a Firenze, alla società e a noi stessi. Un pensiero ai ragazzi, che hanno spinto forte dall'inizio alla fine. Prego e spero in un epilogo differente per loro, mi piacerebbe vederli gioire ed esultare assieme a tutta Firenze".

EMOZIONI - "La settimana è particolare perché cerchiamo anche la concentrazione che serve per domani. Abbiamo ancora da fare punti per la classifica e ci concentriamo sul Cagliari. Chiaro, questa giornata è dedicata a Atene e parleremo anche di quello. Siamo di nuovo in finale, altro percorso fantastico in Europa per quello che abbiamo proposto e le difficoltà riscontrate. Avere un'altra possibilità di alzare un trofeo è un orgoglio per tutti. Ribadisco, ora abbiamo Cagliari. Quando l'arbitro fischia la nostra attenzione massima andrà a quest'altro impegno. Sappiamo a cosa andiamo incontro e ci faremo trovare pronti".

RANIERI - "Domani saremo lì, gli ultimi avversari di una lunga e strepitosa carriera. Grande persona e grande allenatore, stimato da tutti, domani sarò felice di essere protagonista nella sua ultima e di poterlo salutare. Abbiamo parlato con i ragazzi di quanto ha fatto l'Atalanta, andata a Lecce a fare una grande gara per blindare la classifica. Questo ci aspetta, ci servono punti per blindare l'8° posto e far partecipare ancora la Fiorentina a una coppa. Domani ci concentriamo in maniera totale sul campionato, non possiamo abbandonarlo. La finale ci dà l'opportunità di rimanere concentrati e attenti, non possiamo staccare la spina: a Cagliari dovremo fare una partita vera".

PERCORSO - "Il triennio a Firenze mi ha lasciato tantissimo, anche se rimangono le soddisfazioni enormi raccolte nei contesti precedenti. Queste finali non erano programmate sin dall'inizio, siamo andati oltre ogni aspettativa e previsione lo scorso anno e in questo siamo stati bravi a confermarci. Abbiamo una chance per prenderci la rivincita, sappiamo adesso cosa ci aspetta e come prepararci. Forse deve essere la tristezza delle ultime due finali a spingerci per dare tutti noi stessi. Ad Atene dovremo sbagliare meno possibile, in certe partite devi essere perfetto perché qualsiasi errore ti fa perdere e una grande giocata ti fa vincere. Ricordo che nella finale col West Ham abbiamo preso un gol su rigore casuale e poi su una situazione che poteva essere affrontata diversamente, ma poco prima avevamo avuto la palla sul dischetto del rigore per vincerla. Comunque non giochiamo da soli, affronteremo una signora squadra che ha battuto l'Aston Villa. In casa avevano perso 1-4 col Maccabi e ne hanno fatti sei, hanno entusiasmo".

DETTAGLI - "Per me i dettagli sono quello di capire che ogni palla può essere quella buona per farti vincere, se non l'ultima. Non puoi non tenere la concentrazione su ogni singolo minuto di partita. Ogni situazione deve farti pensare che può essere quella buona per vincere, mentre nella nostra area non dovremo essere superficiali. Poi si passa anche da giocate individuali, sia in difesa che in attacco, questo fa la differenza. Penso a quello che abbiamo fatto col Bruges, avevamo la possibilità di andare in finale e tutti quelli scesi in campo sono stati perfetti. Ad Atene dovremo essere al massimo della condizione mentale e fisica. Cagliari per me è una partita da disputare, a differenza del nostro avversario che arriverà alla finale con dieci giorni senza impegni. Però Cagliari è importante, sarà un modo per tenerci in moto, vivi, soprattutto sull'aspetto mentale, ed arrivare ad Atene ben caldi e collaudati, consci dell'atteggiamento che ci deve essere".