INTER - L'Inter è scesa in campo stamattina ad Appiano Gentile e sta sfidando la formazione U23 allenata da Vecchi. Assenti tra i giocatori di Chivu Martinez, Bisseck e Zielinski che non prenderanno parte a questo test intento. Come rivela Fcinter1908, "Bisseck e Zielinski si stanno rimettendo in pari dal punto di vista fisico e da lunedì dovrebbero tornare ad allenarsi in gruppo. Martinez ha avuto in questi giorni un leggero mal di schiena e non è stato convocato in via precauzionale".
ATALANTA - Ottime notizie per Juric che ha visto ieri in campo un ottimo Scamacca, come sottolinea La Gazzetta dello Sport: "I venti minuti più cinque di recupero sono stati densi per Scamacca al di là del gol. L’attaccante ha avuto anche un’occasione in precedenza. Cross di Bernasconi (l’autore del gol vittoria) dalla sinistra e girata di Gianluca con la testa: movimento perfetto, tempismo ottimo anche se la mira non è stata poi vincente. Ha impiegato poco a entrare nella partita. Ha chiesto palla, l’ha difesa, ha accettato il confronto fisico con gli avversari, si è proposto anche in profondità provando il cambio di passo. Insomma, il centravanti ha mostrato di essere nel pieno del lavoro, al passo con la squadra. Se qualche movimento ancora non si vede, è solo per la mancanza dell’abitudine al match. Dopo un anno passato a traghettarsi da un infortunio all’altro, come ripresa non è niente male. Scamacca centravanti, Samardzic e Maldini a supporto, Palestra-Ibrahim Sulemana-Brescianini-Bernasconi a centrocampo, Godfrey-Djimsiti-Ahanor davanti a Sportiello. E cambia il ritmo della gara. A sinistra Maldini e Samardzic producono un’azione rifinita dal serbo che partorisce un tiro-cross di esterno. Poi Bernasconi crossa per Scamacca che gira fuori di testa. Nusa ne salta tre e rientra sul destro per far volare Sportiello alla super parata".
ROMA - Gasperini sta cercando di imprimere la propria mano su alcuni giocatori importanti, come sottolinea La Gazzetta dello Sport: "Due di questi sono dei gioiellini, Koné e Soulé, su cui il tecnico giallorosso sta mettendo le mani in modo importante. Al francese, ad esempio, chiede di portare meno palla, di velocizzare il gioco, anche perché è proprio lì che il calcio gasperiniano deve ribaltare l’azione. A Soulé, invece, sta insegnando a giocare dentro il campo e non fuori. Non più con i piedi sulla linea del fallo laterale, ma con la testa e le idee di un trequartista vero, più che di un’ala. Sono due scommesse che se Gasp riuscirà a vincere, porteranno un beneficio enorme alla Roma nel presente, ma anche nel futuro. Angelino e Wesley devono ancora assorbire bene i suoi dettami, ma è ancora più vero che Rensch e Salah-Eddine non sembrano proprio essere pronti per il suo calcio. Ieri, tra l’altro, Salah-Eddine è entrato così male che al secondo pallone perso su due il tecnico giallorosso è diventato una furia. a creare scompiglio dall’altra parte è stato soprattutto Soulé e non solo per l’invenzione per Baldanzi sprecata malamente dal folletto toscano o la punizione da cui è nato il vantaggio giallorosso. No, l’argentino stavolta è apparso assai più dentro le idee di Gasperini. E la rete del 2-0 (al 10’ della ripresa) è il giusto merito ad una bella prestazione, anche se nasce da un regalo di Baidoo. Wesley invece deve ancora entrare nei nuovi meccanismi, mentre Ferguson si è visto solo per un paio di buone sponde e un tiro di poco fuori".
NDICKA E SOULE - Non preoccupano in casa Roma le condizioni di Evan Ndicka e Matias Soulé dopo gli stop di ieri. Come spiega LaRoma24, "l’attaccante argentino aveva lasciato il campo contro il Lens per una lieve distorsione alla caviglia sinistra. Per il difensore invece lieve distrazione muscolare alla coscia. Lavoro differenziato invece per Paulo Dybala, che verrà gestito da Gasperini durante il ritiro".
LAZIO - Pareggio di lusso per la Lazio di Sarri ieri in casa del Galatasaray, tante buone notizie per il tecnico, come spiega La Gazzetta dello Sport: "Bene nella tenuta difensiva, ma lenta e impacciata quando si trattava di costruire nelle prime amichevoli, la formazione di Sarri al Rams Park ha dato invece una dimostrazione di compattezza in entrambe le fasi che fa ben sperare in vista degli impegni ufficiali che peraltro sono ancora lontani. Volendo trovare qualche problema, va segnalato che anche ieri i centravanti (Castellanos e Dia) sono rimasti a secco, ma i due si sono comunque disimpegnati molto bene. Si è invece sbloccato Zaccagni (non segnava da marzo) e già questa è una buona notizia. Ma soprattutto la Lazio ha creato tanto (due palle gol per Cancellieri, altrettante per Pedro, una per Dia, una per Dele-Bashiru), a riprova che la manovra adesso funziona. Buoni i movimenti del tridente, ma anche gli inserimenti delle mezzeali, con Dele-Bashiru in evidente progresso rispetto alle precedenti partite. Un altro aspetto sul quale si deve migliorare, ma qui il discorso riguarda i singoli e non il gioco, è il rendimento dei portieri. La Lazio non ha concesso molto, sui due gol presi ci sono responsabilità di Mandas (sul primo) e Provedel (sul secondo). I due però hanno anche compiuto interventi degni di nota. Il ballottaggio tra loro, tuttavia, è possibile che non faccia bene a nessuno dei due".
UDINESE - Buona prova ieri per la squadra di Runjaic, come scrive La Gazzetta dello Sport: "I bianconeri hanno battuto il Twente grazie a una rete di Iker Bravo, lesto a chiudere il porta l’occasione costruita da Atta con una grande giocata di esterno. Ecco, se c’è qualcuno da tenere d’occhio tra i friulani è proprio il francese. Gli è stato chiesto di essere più incisivo e lui, da come si comporta, sembra avere preso alla lettera la comanda".
CAGLIARI - Vittoria per il Cagliari ieri nel trofeo Gigi Riva, ottima la prova di Adopo autore di un gran gol, come scrive il Corriere dello Sport: "Un passo avanti nel risultato, 1-0 al Saint-Étienne, fresco retrocesso in Ligue 2, che vale il primo “Trofeo Gigi Riva”, nel gioco e, soprattutto, nella tenuta difensiva, grazie al recupero di Mina e Luperto. Un fiammata di Adopo al 20’ del primo tempo ha dato il successo ai rossoblù nella sfida che rievocava la gara di 55 anni fa, la prima in Coppa dei Campioni del Cagliari. Pisacane, senza Zortea, Gaetano e Pavoletti, ha schierato il tridente Luvumbo-Piccoli-Felici, lasciando a Prati il ruolo di direttore d’orchestra, protetto da due mediani di corsa come Adopo e Deiola. In fase di non possesso, Felici scivolava all’indietro, trasformando il sistema di gioco in un 4-4-2".
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