ITALIANO - "Lo studio da tre, quattro mesi da una professoressa romana che abita in Brasile. Per me è normale, sono in Italia e voglio imparare l'italiano. Per me è difficile parlarlo: nei primi 4 mesi non capivo niente! Ma Giovane è un nome diffuso in Italia".
LAVORO DIFENSIVO - "L'anno scorso ho giocato da esterno, in Brasile. Per me è importante, non devo solo attaccare. Il mister me lo dice sempre, devo lavorare per la squadra. Se vinciamo, vincono tutti. Se perdiamo, perdono tutti".
PROBLEMA DEL VERONA - "Non credo che ci sia un problema, giocare in A è difficile. È un peccato che la squadra crei tanto, ma faccia pochi gol. E importante che la squadra lavori e crei gioco. Questo è importante per noi"
FENOMENO - "Zanetti mi ha chiamato così? Ringrazio il mister, ma non mi sento così. Non ho giocato per sei mesi, il mister è un grande allenatore, mi aiuta a migliorare piano piano. Ora sembra tutto bello perché ho segnato contro l'Inter"
GOL CON IL DESTRO - "I mister me lo dice sempre. Se cambio piede divento più imprevedibile così il difensore non sa dove vado. Decica? A mia moglie e mia figlia che ora è in Brasile e poi torna".
ORBAN - "lo e Orban vogliamo il gol come attaccanti. Era difficile comunicare perché lui parla inglese e io no. Ma parliamo sempre assieme. Lui è un grande giocatore. Aiuta sempre la squadra. Piano piano ci capiamo sempre di più".
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