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Frosinone in B, il presidente Stirpe: “C’è grande amarezza, con Di Francesco…”

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Il Frosinone è in Serie B. È arrivata la retrocessione e il presidente Maurizio Stirpe ha parlato così nel post partita.
Guglielmo Cannavale

Il Frosinone è in Serie B. È arrivata la retrocessione e il presidente Maurizio Stirpe ha parlato così nel post partita: "Un plauso all'Empoli, sono contento per Corsi perché ha compiuto una impresa difficile. Il calcio è questo, bisogna imparare ad accettare il risultato del campo. Siamo arrivati ad un soffio dalla salvezza, ci è mancata la capacità di gestire determinati episodi potenzialmente a nostro favore. L'Udinese non ha meritato di vincere, ma ci siamo purtroppo abituati a perdere contro squadre che non hanno mai fatto meglio di noi sul piano del gioco e delle occasioni. Evidentemente abbiamo dei limiti sui quali lavorare per migliorare, sapevamo perfettamente che la serie A fosse un campionato difficile e che tante dirette concorrenti fossero maggiormente strutturate. Faremo tesoro di questa serata amarissima qualora un giorno dovessimo tornare qui in alto".

DI FRANCESCO - "Momenti tosti anche per lui, soprattutto alla luce dei valori che abbiamo saputo esprimere per tutto l'arco della stagione. E' prematuro parlare di futuro e di possibile permanenza, a volte bisogna capire dentro sè stessi quali siano le volontà e se si riuscirà al liberare la testa. Io mi soffermo sulla stagione. Non credo nella sfortuna o nella fortuna, dico che rispetto agli altri abbiamo avuto delle lacune pagate a caro prezzo. C'è molto rammarico, la retrocessione è arrivata a 15 minuti dalla fine. Le altre hanno capitalizzato le loro occasioni, noi ne abbiamo sbagliate tante. E' una retrocessione rocambolesca, che lascia l'amaro in bocca: onore agli avversari, impariamo dagli sbagli e proviamo a rialzarci per restare nel mondo professionistico".


AMAREZZA - "Evidentemente c'è una grande amarezza per l'epilogo. Fino a 15 minuti dalla fine del campionato avevamo una certa posizione poi è evaporata prima col gol dell'Udinese, che vedendo l'andamento della partita non era meritato. Purtroppo evidentemente abbiamo dei limiti avuti anche nel corso del campionato e che spesso hanno reso labile il confine tra una grande impresa e una disfatta. Non dobbiamo appellarci al risultato di stasera, dobbiamo pensare soprattutto ai nostri demeriti avuti nel corso della stagione. Non appelliamoci alla sfortuna, bisogna fare tesoro degli errori fatti e se siamo capaci ripartire e proporci in un modo sostenibile"

TIFOSI - "Sono solidale con la loro delusione. Non si può impedire ai tifosi di essere delusi dopo un campionato del genere. Ci hanno sempre sostenuti, dispiace soprattutto per loro non dargli questa gioia. Anche stasera abbiamo dato tutto, onore agli avversari più bravi a capitalizzare il poco fatto in campo"

FUTURO DI FRANCESCO - "In ogni caso avevo intenzione di ricominciare la programmazione tra tre settimane. Lo avrei fatto sia in caso di A che in caso di B. Bisogna avere tutti quanti il tempo giusto per metabolizzare. Dobbiamo ora ripartire. In tempi non sospetti dissi che se non ci fossimo salvati mi sarei preso io la responsabilità e la mia presenza qui lo testimonia. Tra tre settimane saremo nella condizione di capire quale progetto metteremo in campo"

RAMMARICO - "Noi siamo rimasti coerenti con quello che ci eravamo prefissati. Non conta vincere ma come si vince. La società non si è messa in tasca niente, ha messo a disposizione tutto quello che aveva. Il nostro modo di fare calcio era e rimarrà questo, calcio sostenibile, valorizzazione dei giovani e valorizzazione del marchio. Cosa avremmo potuto fare di più? Quando di undici difensori che avevamo ne abbiamo avuti in alcun momento sette indisponibili non ho visto nessuno enfatizzare questo. Dal 20 di marzo in avanti abbiamo avuti piu persone a disposizione, fosse successo prima non saremmo arrivati all'ultima giornata a giocarci la salvezza. Fa male ma bisogna accettarlo".