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Frattesi: “Thuram non sembrava così forte, Barella un esempio. Bello darsele con Theo”

Andrea Agostinelli
Davide Frattesi ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato del suo momento con la maglia dell’Inter. GOL – “Ci credo sempre, mi butto: mi esalta più rubare una palla di forza che segnare, ma...

Davide Frattesi ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato del suo momento con la maglia dell'Inter.

GOL - "Ci credo sempre, mi butto: mi esalta più rubare una palla di forza che segnare, ma è sempre bello far gol. Ancora più bello vedere una squadra in cui tutti sono coinvolti. Inzaghi è stato bravo a non “perdere” nessuno: anche quando giocavano sempre gli stessi, veniva a parlarci, a motivarci. Ti fa sentire importante, è questo che conta".

RUOLO - "Non pensavo mica di essere titolare subito. Sarebbe stato stupido anche solo pensarlo e poi il 100% dei centrocampisti di A qui non giocherebbe mai titolare. La panchina la vivo come una cosa normale, un’occasione di crescita, anche perché farlo in maniera diversa sarebbe controproducente. Non mi sono mai pentito di aver scelto l’Inter".

BARELLA - "È uno stimolo. Io mi sento un centrocampista moderno, intenso, ma devo fare il mio percorso: se voglio puntare a essere un titolare in futuro, bisogna migliorare in costruzione. Il modello è Barella: era un incursore, una mezzala offensiva, ma col lavoro è migliorato tantissimo nella gestione della palla. Ecco, io devo fare lo stesso".


CALHANOGLU - "Da lui prenderei tiro e tranquillità: è uno dei migliori registi al mondo".

MKHITARYAN - "Prenderei le doti tecniche e l’intelligenza tattica".

INZAGHI - "Sa come gestirci: anche quando hai una giornata storta, non te la fa pesare, e ti dice la parola giusta".

ARNAUTOVIC - "In questo gruppo tutti hanno un ruolo: prendete l’importanza dietro le quinte di Arna, che ora deve pagare... Prima dell’Atletico io, lui, Asllani e Carlos Augusto abbiamo deciso che, ad ogni gol, chi segna fa un regalo agli altri tre. Stiamo aspettando Arna, ma col gol a Lecce toccherà pure a me...".

THURAM - "In ritiro Thuram non sembrava così forte tecnicamente, ma poi è iniziato il campionato e si è trasformato. È diventato impressionante nella tecnica: uno-due, passaggi al millimetro".

THEO - "Mi piacciono le battaglie fisiche con Theo Hernandez: è veloce, tosto, molto forte. È bello “darsele” con uno così e per fortuna le ultime volte ha sempre vinto la mia squadra...".


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