PROBLEMI - "A volte i problemi arrivano con le partite. Contro la Juve abbiamo lavorato tanto sull'organizzazione difensiva e la squadra ha fatto bene. Ora abbiamo avuto una squadra di transizione e abbiamo avuto problemi. Ma i giocatori capiscono. Ma in ogni caso siamo la quinta difesa del campionato, abbiamo preso tanti gol quanto l'Inter e la Lazio. Noi lavoriamo per migliorare, a volte sono cose che non sono tattiche. Il problema di Bratislava non è tattico, ma di lettura e momento individuale. Continuiamo a lavorarci, su lettura e tecnica individuale. I giocatori lo capiscono. È importante lavorare sul problema. Abbiamo vinto. Va tutto bene? No. Quando lavoriamo sul problema avuto in partita la squadra ha una risposta positiva".
MILAN CON DUE PUNTE - "Rimane nella mia testa questa possibilità. Abbiamo bisogno di farlo contro strutture contro cui abbiamo vantaggio ad usare due punti: è una possibilità di questa squadra".
NESSUNA VITTORIA NETTA - "Non è facile essere dominanti sempre contro l'Empoli, contro l'Atalanta, per le caratteristiche dell'altra squadra. La squadra crea, ma vogliamo equilibrio: la squadra crea ma bisogna avere la sicurezza difensiva per continuare a farlo. A Bratislava abbiamo avuto un'opportunità per farlo dopo il gol, ma abbiamo sofferto altre situazione e la squadra ha accusato quel momento. La cosa più importante è cercare questo equilibrio tra momenti offensivi e difensivi".
LEAO - "Meglio in campo che in panchina? Adesso sì. Gli allenatori hanno diverse strategie. Io ne ho usate due. Una non ha avuto risultati, l'altra mi sembra di sì. Sono molto soddisfatto della reazione di Rafa all'essere in panchina. Ma voglio continuità. La squadra ha bisogno di questo Rafa. Quella che non ha funzionato? Non posso dirla (ride, ndr)".
DUE FACCE - "Possiamo dire che le squadre devono avere due facce offensiva. Se affrontiamo Juve e Slovan è una faccia. Adesso dobbiamo avere un'altra faccia per affrontare Empoli e Atalanta. Qual è questa faccia? Devo dire che sono due forma diverse di attaccare. Quando affrontiamo una squadra come l'Empoli ci sono cose più importanti rispetto a quando affrontiamo la Juve. Quali sono queste cose? Non posso dirlo. L'Empoli domani sarà molto difficile, sono molto aggressivi nel momento difensivo. Non prendono gol, sono la quarta miglior difesa in questo momento. Sarà difficile".
CAMBI DEI CENTRALI - "È chiaro che ho una coppia più stabile di altre. Ma dobbiamo capire anche che abbiamo tante partite, non possiamo giocare con gli stessi. Matteo era infortunato, ha giocato una partita, dopo l'infortunio era difficile fargliene giocare un'altra. So che è importante far giocare gli stessi nella linea difensiva, il problema è che abbiamo tante partite e quando ci sono infortuni dobbiamo gestire. Una gestione, in questo momento, quasi obbligatoria. Siamo felici, ma non abbiamo quasi nessun infortunio. Non voglio parlarne, ma è molto molto positivo. Ed è così anche perché abbiamo questa gestione".
9 PUNTI DALLA VETTA - "Non posso dire altre cose, mi piacerebbe avere più punti. Ma vado avanti con positività".
GOL SUBITI - "Sembra che sia la stessa situazione, perché alla fine abbiamo visto Reijnders correre dietro al giocatore. Ma è una situazione totalmente diversa. Ma non c'è paragone. Sui corner abbiamo tre calciatori preparati per questo momento. È una scelta individuale, è stata una scelta individuale (sbagliata, ndr). In campo si può parlare, certo, ma è una scelta individuale. Sono situazioni comunque totalmente diverse".
RIPARTENZE - "Mi sta chiedendo è se non possiamo stare più indietro per avere più spazio per gli attaccanti? Nell'ultima partita abbiamo avuto due momenti. Siamo stati in più momenti in avanti, perché il Bratislava difendeva con 10 giocatori davanti l'area. Abbiamo però fatto due gol con spazio. L'ideale sarebbe avere i due momenti. Quando recuperiamo palla dobbiamo capire che abbiamo calciatori per uscire veloci. Ma quando non si può fare dobbiamo fare un attacco organizzato. I gol che facciamo sono più con spazio che con l'attacco posizionale o organizzato. I gol che facciamo normalmente sono molti di più col recupero palla e con spazio".
SOTTO PRESSIONE - "Non possiamo scappare da questa pressione quando siamo in club come il Milan o come il Manchester City. Non so cosa sia successo con Guardiola (e i graffi sul viso, ndr). Ma stare qui vuol dire avere pressioni in tutti i momenti, tutti i giorni. Non solo con la stampa e i tifosi, ma anche qui dentro e con i giocatori. Siamo una squadra che deve vincere sempre. Se non vogliamo avere questa pressione non possiamo stare qui, a questo livello. Non penso ci sia altro modo. È una pressione grande, grandissima. E si sente tutti i minuti, tutti i giorni. Io dico che il calcio è per persone forti. Se non siamo forti non possiamo stare nel calcio a questo livello".
FOFANA - "In questo momento non posso avere questo rischio di non usare Fofana. La prossima partita è la più importante. Mi aspetto che Fofana faccia una partita intelligente per non prendere il giallo. Quello che mi preoccupa non è Fofana in questo momento. Se sbaglia, sbaglia. Mi aspetto che gli altri non sbaglino in questo momento".
CLASSIFICA - "Sono sicuro che alla fine saremo davanti a qualcuna di queste squadre. Ma parliamo di noi. Abbiamo cominciato la pre stagione con 15 giocatori ed i "bambini". Siamo andati negli USA, le cose sono state bellissime. Abbiamo cominciato 8 giorni prima della prima partita con gli altri giocatori, i giocatori più influenti della squadra che sono stati all'Europeo. E ci abbiamo lavorato 8 giorni. Dopo non abbiamo avuto mai tempo per allenarci. E ora, piano piano, il nostro allenamento è più video, stiamo migliorando. Ma quando si cambia tanto è più difficile. Non mi sembra che queste squadre, tranne il Napoli, non hanno avuto i giocatori in prestagione: quelle sono 4-5 settimane di allenamento molto importanti quando si cambia. Poi una di queste squadre non gioca la Champions League durante la settimana. Il Napoli ha un nuovo allenatore ma ha tutta la settimana per lavorare. Poi ci sono due squadre molto forti come Inter e Atalanta con lo stesso allenatore da anni. Se poi vogliamo a vedere solo il risultato sono il primo a dire che dobbiamo fare di più".
BENNACER - "Stiamo aspettando Bennacer nei prossimi tempi e recuperarlo per la seconda parte della stagione, può essere importante per noi. Siamo fiduciosi sul recupero di Bennacer".
MOMENTO - "A Madrid eravamo sotto pressione... Io posso dire che sono esperto adesso nel momento di pressione: dal primo giorno che sono qui tutte le partite sono così. Non c'è nessuna novità per domani, è la stessa pressione. I giocatori anche sono abituati. Tutti qui sappiamo che dobbiamo vincere domani, e poi col Sassuolo e poi con l'Atalanta. Non sento più pressione che in altre partite. Non sono buono con me stesso, sono il primo a mettermi pressione. È difficile per la squadre che sono indietro, la pressione di vincere è molto meglio. C'è comunque sempre pressione. La squadra che è prima, il Napoli ora sente grande pressione: c'è sempre pressione. Magari per me ora è una pressione diversa da quella del Napoli. Qui si lavora tanto ma io dormo sempre molto bene. Non dormo tante ore, ma le ore che dormo le dormo molto bene. Ho un bambino di un anno... È l'unica forma di non dormire bene (sorride, ndr).
FORMAZIONE - "Non posso dire niente, ma tra un'ora saprete la squadra che giocherà. Non sono io che parlo. Colpo di teatro? Magari (ride, ndr). Magari c'è qualcosa di diverso".
© RIPRODUZIONE RISERVATA