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Fabregas: “Sento mio il progetto Como! Gol di Diao è quello che chiedo, su Goldaniga…”

Fabregas: “Sento mio il progetto Como! Gol di Diao è quello che chiedo, su Goldaniga…” - immagine 1
Cesc Fabregas, tecnico del Como, ha parlato a DAZN e in conferenza stampa dopo la vittoria per 3-0 sul Lecce. Ecco le sue parole.
Marco Astori

Cesc Fabregas, tecnico del Como, ha parlato a DAZN e in conferenza stampa dopo la vittoria per 3-0 sul Lecce. Ecco le sue parole riprese da Tmw.

LA GARA - "Ovviamente è la seconda partita di fila che facciamo gol e non prendiamo gol. Oggi mi è piaciuta molto la maturità della squadra. È stato molto pesante durante questa settimana, ho fatto leggere tutta la stampa di Lecce tutti i giorni per farle vedere l'importanza di questa gara, come la sentivano loro. Ho giocato tante partite così, sai che queste partite sono le più difficili. Bravi ragazzi perché hanno capito molto bene il messaggio. Dobbiamo crescere in mentalità, in coraggio. Penso che possiamo fare tantissimo di più, però è ovviamente un passo avanti".


SQUADRA - "Noi dobbiamo crescere in mentalità. Penso che tatticamente abbiamo dimostrato tutta la stagione che siamo una squadra forte, offensiva e difensivamente. Mancava quel pezzettino, però questo te lo dà l'esperienza, te lo dà la maturità della categoria. Alcune volte dimentichiamo che abbiamo giocato con tanti, tanti giocatori di Serie B e molto, molto giovani. Io ho creduto dall'inizio, anche quando mi dicevano tante cose, perché conosco i ragazzi e so che questa è una crescita. Per questo sempre parlo di crescita, di continuare a lavorare con il nostro messaggio, non perdere mai quella fede e quel coraggio con cui vogliamo fare le cose. Adesso sta pagando, sta ripagando tutto il lavoro".

GOLDANIGA - "Propositivo anche in fase offensiva? Sì, io non voglio parlare tanto di questo perché non ho lavorato mai prima con Edoardo. Tanti allenatori che sono venuti a Monza e che hanno lavorato con lui mi hanno parlato di questo, però io dal primo giorno quando è arrivato qua è stato un vero leader in Serie B, ha fatto crescere tanto la squadra. La sua maturità, la sua personalità. È un giocatore che quando lo hai nella tua squadra, almeno con noi, l'anno e mezzo che è stato qua, mi posso fidare di lui perché è un ragazzo d'oro. A parte questo, è un giocatore che si vede che è uguale, avete 29, 20, 35 anni, si può sempre imparare, si può sempre adattare a situazioni, però deve avere l'intelligenza e il carattere di volerlo fare e per questo io con i miei ragazzi sono contentissimo di quello che ho nella mia squadra. Ha fatto tanto per noi in un anno e mezzo, sempre disponibile a imparare e crescere, giocando in una maniera diversa per lui rispetto al passato. Ci vuole tempo per il nostro tipo di lavoro, lo so, cerco di gestire tutto al meglio".

GOL DI DIAO - "Mi piace giocare così, se posso mandare in porta l'attaccante con due passaggi è meglio piuttosto che farne 20. La squadra ha coraggio, personalità, è quello che chiedo".

FUTURO - "Sento mio questo progetto. E' un progetto chiaro, ed è importante che non ci siano alti e bassi. Per crescere le idee devono essere forti, io poi credo nell'importanza del lavoro".

GIOVANI - "E' un lavoro di gruppo. Io sono il responsabile del progetto calcistico. Abbiamo fatto degli errori, ma è normale. Per crescere bisogna sbagliare, questo vale nel calcio come nella vita. Nella squadra vedevo aspetti che mi piacevano e altri aspetti che mi piacevano meno. Ho deciso che la nostra strada doveva essere quella dei giocatori giovani con talento e fame. Poi ci sono giocatori più di esperienza, come Vojvoda, che ti aiutano in certe situazioni".

COSA GLI PIACE - "Mi piace soprattutto che sono molto giovani, giocano con un coraggio, una personalità che fa un piacere enorme di allenare e di vedere. Devono crescere tantissimo ancora, questo è solo l'inizio della sua carriera, però devono continuare così perché il calcio si dimentica di tutto ciò che hai fatto, solo conta ciò che hai fatto oggi e da oggi solo ciò che farà domani. Devono continuare e per questo io sono qua, per mettere il piede in terra tutto il tempo e per farci altra strada da fare".