PARTITA - "Ho visto una squadra fisica, che noi non abbiamo. Quando si gioca così, o si gioca a calcio e si mette la palla a terra per giocare o è difficile. Sono orgoglioso di giocare, penso che sia un gollino. Ma complimenti alla Roma, hanno un giocatore fortissimo come Soulé, grandissimo giocatore del futuro. Godiamocelo in Italia, sarà di altissimo livello e ha fatto la differenza".
NICO PAZ - "È stato 3 giorni con la febbre, lo abbiamo forzato e non abbiamo tanta gente a disposizione. Sono partite però dove o vai subito in porta oppure no: chi vince più duelli normalmente questa partita la vince. Oggi loro ne hanno vinti di più, il calcio italiano è la lega dove si gioca meno, perché ci sono tanti duelli e falli. Oggi l'arbitro ha lasciato andare giustamente un po' di più e qui possiamo migliorare".
DIAO E ADDAI - "Tutti e due si sono fatti male al flessore, è un peccato per loro e per la squadra. Penso che Addai si sia infortunato nella giocata del gol di Wesley. La sto vedendo ora più chiaramente, è difficile per un giocatore, deve avere un'onestà estrema. Il 99.9% non butterebbe palla fuori, è giusto che continuino. Dal VAR non ci si aspettava niente. Diao si è fatto male al flessore facendo quella cavalcata in porta".
CT DEL SENEGAL - "Cosa ci siamo detti? Io ho chiesto per favore un po' di senso, di non portarlo perché in 8 mesi ha fatto 3 partite, mezze e mezze. È tornato adesso e succede anche oggi l'infortunio. Se va via, noi paghiamo gli stipendi e ci ritroviamo un giocatore fuori. La risposta del ct? Che se non va con loro, non andrà al Mondiale. Ed è stato spiacevole. Se il giocatore gioca con paura a 20 anni e una carriera davanti si sbaglia".
EREDITÀ - "Di Ferguson ce n'è uno? E ce ne sarà sempre uno, ma non ti scordare di Wenger. Grazie per la domanda, a volte ci si scorda di quanto noi vogliamo fare: ho letto tante critiche dopo la gara contro l'Inter. La nostra non è arroganza, ma un'idea chiara. Adesso non mi farete domande sull'Europa, si perde l'obiettivo. Spero di aver portato una mentalità precisa al Como: non è solo vincere, ma avere un'idea".
TEMPO EFFETTIVO - "Come fare per aumentarlo? Io non gioco, ma la mia sensazione è che per le caratteristiche del calcio in Italia si perde tanto tempo. Noi proviamo a dare continuità di gioco, ma poi facciamo poche costruzioni: bravi alla Roma, oggi era molto più fisica di noi e ci hanno reso la gara difficile. Non ho la soluzione, ma il tempo effettivo è bassissimo: 46 minuti, è pochissimo. Secondo me, si deve migliorare".
ATTACCANTE - "Manca a tutti, un bomber aiuta ma non voglio puntare il dito. Siamo avanti nel nostro piano, ci vuole calma. Aspettiamo i nostri giovani - oggi abbiamo giocato con una età media da 23 anni e mezza - ma va analizzato che loro sono ancora grezzi, gli manca la continuità. Questo si migliora solo giocando, io guardo il futuro del Como e non per l'oggi. Perdere dà fastidio, ma la strada è lunga: mi dissero che non avrei mangiato il panettone... ora non sono un fenomeno, ma vedo l'idea con cui vogliamo affrontare le cose: il calcio poi ci dirà la sua".
INFORTUNI E MERCATO - "Se a gennaio mi aspetto qualcosa? Non lo so, si vedrà. Si deve analizzare tutto bene, parlare, confrontarsi, vedere le opzioni. Noi siamo chi siamo e dobbiamo sempre crescere in tutti i punti di vista. Due anni fa non ti posso dire dove eravamo, oggi siamo dove siamo. Siamo andati molto veloce e oggi dobbiamo stare tranquilli perché sì, è una squadra che molla e che non va, però la squadra fino alla fine prova sempre di giocare, di portare punti con chi sia. Oggi ha giocato Baturina che deve avere anche il suo spazio, che non ha giocato praticamente niente fino adesso. Adesso sicuramente sarà il momento di Kuhn che non l'abbiamo visto. Nico Paz può giocare attaccante. Guarda, questo è il calcio, succede a tutti."
INTER E ROMA - "L'hanno presa seriamente. Bravi, non hanno avuto molto tempo per preparare questa gara. Sapevano che se ci davano spazio, potevamo fargli male: sono orgoglioso dei ragazzi, abbiamo fatto 27 tiri in due gare. Possiamo migliorare: ho visto una squadra che ha avuto tante occasioni, come quella di Posch nel finale. il primo tempo non è piaciuto molto, ma nella ripresa abbiamo dato una risposta: non siamo ancora pronti per vincere queste gare, ma piano piano costruiremo un Como pronto a farlo".
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