RUOLO - "Ormai abbiamo più compiti, è diventato più difficile: le richieste sono di più e bisogna lavorare su tutto. Ma senza dimenticare parate e porta. Con i preparatori guardiamo partite e studiamo dettagli".
RINNOVO - "Mi rende orgoglioso e fiero di quello che ho fatto: non mi sono mai sentito apprezzato come qui, e sono contentissimo perché la mia volontà è sempre stata quella di restare. Una volta arrivata la chiamata di Galliani, non ci ho pensato un secondo".
INTER - "Un bellissimo ricordo. Sono arrivato bambino e me ne sono andato uomo, felice di aver trovato il Monza: una famiglia dove sto benissimo".
CRAGNO - "Fa parte di quelle basi che devi mettere per fare un campionato come quello che abbiamo fatto l’anno scorso. La competizione sana come quella tra me e Ale (Alessio Cragno, ndr) è giusta, ora sono contento per lui perché è un ragazzo straordinario con cui ho avuto piacere di lavorare. Per me adesso non cambia nulla: continuo a lavorare, migliorare e fare sempre meglio. Ero in vacanza, mi chiama l’allora direttore Antonelli: «Vogliamo più scelta di qualità, anche in porta». Io ho solo pensato ad allenarmi dal primo giorno di ritiro, perché io sono questo: lavoro, allenamento, migliorare e dimostrare… Sono contento sia andata così, ma a titolare o no non ho mai pensato".
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