VITINHA E COLOMBO - "Penso che debbano cercarsi di più. Nel primo tempo la coppia era un po' statica anche se poi ci hanno tirato fuori da un momento difficoltà. Questi giocatori hanno bisogno di fare assist e gol per avere abbracci da parte dello stadio".
LAVORO - "Il lavoro dell'allenatore sia preparare bene la partita. Se abbiamo fatto malino nel primo tempo è colpa mia. Parte del lavoro è anche analizzare quello che stava succedendo. Per me era una cosa non molto tattica ma di interpretazione nel far girare la palla. Quando c'è equilibrio di livello devi metterci qualcosa in più".
COPPA ITALIA - "Volevamo preparare solo la partita di oggi. Ci sto pensando tanto, per dare spazio a tutti ne vorrei cambiare dieci ma quando ne cambi così tanti non li metti nelle condizioni per esprimersi. Ci sarà spazio per vedere chi non ho visto in campo ma non voglio far l'errore di metterne undici in campo per dargli il contentino. La Coppa Italia è una competizione importante che non voglio snobbare".
INTERVALLO - "Innanzitutto li lascio tranquilli a sbollire. Poi entro e do delle analisi tattiche. Sapevo che avremo avuto la palla e dovevo organizzare qualcosa di meglio. Ho cercato di dirgli qualcosa sugli spazi da occupare in campo. Ma poi ho anche parlato di altro. Perché il calcio è tanto altro, specie quando la partita è così importante".
PSICOLOGICO - "E' un tabù psicologico. Non è che siamo entrati in uno stadio ostile. E' stato bello per me assaporare questo nuovo punto di vista che io ho sempre vissuto da avversario".
PRESO GOL - "Sono errori che il calcio prevede. Io li stimolo tanto a non buttare via la palla e a cercare di uscire in maniera più lucida. Presto dobbiamo trovare il giusto equilibrio fra il non rischiare e il non spazzare via la palla".
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