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D’Aversa: “L’Empoli dei gioielli brilla: faccio questi 4 nomi! L’amicizia con Conte…”

Alessandro Cosattini
A tutto Roberto D’Aversa. Ecco le parole dell’allenatore dell’Empoli alla Gazzetta dello Sport: “Avvio di stagione? I numeri dicono questo e sono contento del lavoro che stiamo facendo con un club che davvero crede nei giovani e che ha...

A tutto Roberto D’Aversa. Ecco le parole dell’allenatore dell’Empoli alla Gazzetta dello Sport: “Avvio di stagione? I numeri dicono questo e sono contento del lavoro che stiamo facendo con un club che davvero crede nei giovani e che ha sempre fatto un progetto chiaro e radicato nella sua zona. Qui i ragazzi possono sbagliare e continuano a giocare. La famiglia Corsi è sempre molto onesta coi tifosi e loro apprezzano quest’idea di calcio. Io amo lavorare con i giovani, sono felice di aver contribuito alla crescita di giocatori come Bastoni e Kulusevski e spero che presto tocchi a Fazzini, Seghetti, Marianucci, Tosto e altri ancora partire da Empoli e finire in una grande squadra. A proposito di Lecce, sono molto dispiaciuto per l’esonero di Gotti, che spese parole importanti nei miei confronti dopo aver raggiunto la salvezza. E ricordo con piacere il periodo trascorso con Corvino e Trinchera”.

EPISODIO CON HENRY - “La cosa più difficile? Rientrare in casa e guardare in faccia i miei figli, che erano allo stadio. Mia moglie Claudia è stata fondamentale in tutto e ha fatto crescere i ragazzi con principi e valori importanti. Sono stati bravi a starmi vicino e a comprendere che si era trattato di un errore. Quello è un gesto che non mi appartiene, chi mi conosce lo sa. Io dovevo solo riconoscere l’errore, chiedere scusa e riabilitarmi comportandomi come avevo sempre fatto prima”.

EMPOLI - “A Cesena sapevano che per me la categoria era importante per un motivo molto preciso: ero stato squalificato per un brutto gesto in Serie A, ci tenevo a riabilitarmi in A. Voglio che emergano i valori della persona prima di quelli dell’allenatore. Con Corsi e Gemmi ci siamo accordati in mezz’ora. Li voglio ringraziare perché non era una scelta facile”.

PARTENZA - “Merito dei ragazzi e non è un modo di dire. Hanno spinto dal primo giorno di ritiro e mi stupiscono ogni giorno. Sto adottando un sistema che non avevo mai utilizzato per assecondare le loro caratteristiche”.


CONTE - “L’amicizia con lui e con Daniele Faggiano ha radici lontane. Conobbi Antonio a Siena, quando era il vice di De Canio e io giocavo. Cominciarono a frequentarsi le mogli, poi diventammo amici noi. Un rapporto veramente stretto. Parlare di calcio è inevitabile e Antonio in questo è peggio di me”.

OBIETTIVI - “Io ragiono sul presente. Poi è chiaro che sono ancora giovane ma ambizioso. Empoli è stato un trampolino importante per molti giocatori e pure per allenatori che partendo da qui hanno vinto lo scudetto. Bisogna fare un percorso. Adesso, però, voglio solo la salvezza, magari in anticipo”.