EMPOLI - “A Cesena sapevano che per me la categoria era importante per un motivo molto preciso: ero stato squalificato per un brutto gesto in Serie A, ci tenevo a riabilitarmi in A. Voglio che emergano i valori della persona prima di quelli dell’allenatore. Con Corsi e Gemmi ci siamo accordati in mezz’ora. Li voglio ringraziare perché non era una scelta facile”.
PARTENZA - “Merito dei ragazzi e non è un modo di dire. Hanno spinto dal primo giorno di ritiro e mi stupiscono ogni giorno. Sto adottando un sistema che non avevo mai utilizzato per assecondare le loro caratteristiche”.
CONTE - “L’amicizia con lui e con Daniele Faggiano ha radici lontane. Conobbi Antonio a Siena, quando era il vice di De Canio e io giocavo. Cominciarono a frequentarsi le mogli, poi diventammo amici noi. Un rapporto veramente stretto. Parlare di calcio è inevitabile e Antonio in questo è peggio di me”.
OBIETTIVI - “Io ragiono sul presente. Poi è chiaro che sono ancora giovane ma ambizioso. Empoli è stato un trampolino importante per molti giocatori e pure per allenatori che partendo da qui hanno vinto lo scudetto. Bisogna fare un percorso. Adesso, però, voglio solo la salvezza, magari in anticipo”.
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