SOLBAKKEN - "Solbakken ha caratteristiche offensive, di gamba. Ho ragionato sul fatto che potesse giocarsela su Gallo, che è uno che spinge molto. Per me può fare meglio perché è forte e ha qualità importanti, anche se stasera è entrato in campo con dei problemi. Lui come Viti. Tanti ragazzi che sono legati alla squadra e alla maglia, vedo un senso d'appartenenza difficile da trovare. E poi venire qua con 8 assenti non era semplice".
PEZZELLA - "Oggi avevo a disposizione solo cinque cambi. In panchina avevo un calciatore della Primavera e un Pezzella che non era in condizione di giocare".
ANALISI - “Credo che per 60/70 minuti abbiamo fatto meglio noi. Abbiamo avuto la possibilità di raddoppiare. Quando non chiudi le partite puoi subire l'episodio come è successo sul gol subito. Alla fine possiamo ritenerci anche fortunati, ma abbiamo avuto l'occasione della ripartenza 4 contro 2 che potevamo sfruttare meglio. Avevamo molte assenze, i ragazzi hanno fatto una grandissima partita. Sappiamo quanto spinge qui il pubblico, abbiamo avuto dieci minuti di sofferenza ma credo sia normale”.
LECCE - “Ho ripensato alle tante cose belle che abbiamo vissuto qui. Partite come quelle con Fiorentina, Milan e Lazio rimarranno per sempre. Quando non allenavo il Lecce sono rimasto qui a vivere. Ci sono stati messaggi di solidarietà nonostante quello che è successo. Quando penso a Lecce ho tanti ricordi positivi, calcistici e nella vita privata”.
MERITI O DEMERITI - “Non è semplice quando una squadra come il Lecce ha l'obbligo di giocare per vincere. In fase difensiva stiamo facendo un ottimo lavoro. Il rammarico è che per 70 minuti abbiamo fatto un ottimo calcio. Questi ragazzi credono in quello che fanno. Si allenano con il massimo impegno sin dal primo giorno del ritiro. Nella squadra di oggi c'erano diversi giocatori cresciuti nel settore giovanile, stiamo facendo un ottimo lavoro. Sono orgoglioso di vedere i miei ragazzi rammaricati, vuol dire che non si accontentano”.
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