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CorSport: “Da Nico a Beltran fino a Bonaventura e Belotti: chi resta e chi no alla Fiorentina”

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“Molti calciatori resteranno a far parte di questo gruppo”: parole di Vincenzo Italiano nel postpartita della finale di Conference League. Ma chi resta e chi va? Lo spiega il Corriere dello Sport: “Di sicuro, come dice...
Marco Astori

"Molti calciatori resteranno a far parte di questo gruppo": parole di Vincenzo Italiano nel postpartita della finale di Conference League. Ma chi resta e chi va? Lo spiega il Corriere dello Sport: "Di sicuro, come dice l’allenatore siciliano, viene da pensare e dire Dodo, Kayode, Milenkovic, Biraghi, Beltran e Sottil, nel mix di contratti lunghi, investimenti e rappresentatività da dividere per ognuno di essi nelle specifiche considerazioni che sa però solo il club. Difficile, poi, credere a una separazione da Terracciano, straordinariamente decisivo nella sua normalità, e non per il contratto a scadenza 2025 firmato a ottobre 2022. Però, la Fiorentina un portiere lo sta cercando e allora Christensen (pagato sei milioni l’estate passata) tanto certo di rimanere non è. Se arriva l’offerta giusta. Detto che Mandragora e Kouame per vie differenti sono destinati a rimanere (meno probabile Duncan, però va discussa la posizione del ghanese), i prestiti torneranno da dove sono venuti: chi come Arthur perché riscattarlo costa troppo (venti milioni, più ingaggio fuori budget da garantire), chi come Maxime Lopez per il rapporto qualità-prezzo non soddisfacente (il riscatto dal Sassuolo costa nove milioni), chi come Faraoni per aver già fatto quello che era stato preso per fare.

Per tutti vale una condizione: a meno che non venga trovata la forma di un nuovo prestito, perché in quel caso i singoli scenari potrebbero cambiare. A proposito di contratti lunghi: Gonzalez ne ha sottoscritto uno fino al 2028 nel settembre scorso, ma andare oltre il 50 per cento di conferma dell’argentino sarebbe un azzardo al momento per mille motivi. Stesso discorso per Quarta, molto più accentuato per Ikoné, mentre il contratto in scadenza porterà verosimilmente sia Bonaventura che Castrovilli lontani da Firenze, pur tenendo un margine in vista degli incontri che ci saranno tra le parti. Last but not least, ultimo ma non per importanza, il centravanti. Un centravanti da doppia cifra di gol, un centravanti che come si dice faccia reparto da solo nel momento favorevole e specialmente nel momento del bisogno, un centravanti che sappia dare riferimenti, un centravanti che ti risolve la partita magari dopo aver strizzato l’occhio alla latitanza per novanta minuti o magari anche centoquindici: sì, certo, l’esempio doloroso di El Kaabi volenti o nolenti è lì a indicare la direzione da prendere sul centravanti che serve davvero alla Fiorentina. E non sarà né Belotti e né Nzola".