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Castro: “Ndoye fortissimo, parole importanti da Zirkzee. Guardo molto Lautaro e mi ha detto…”

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Santiago Castro si racconta al Corriere dello Sport: ecco le parole dell'attaccante del Bologna tra passato e presente.
Alessandro Cosattini

Santiago Castro si racconta al Corriere dello Sport. Ecco le parole dell'attaccante del Bologna tra passato e presente: "Per me siamo uguali all'anno scorso. Siamo una famiglia. Di diverso c'è che gli avversari adesso giocano in un altro modo contro di noi. Non è più la stessa cosa".

ZIRKZEE - "Joshua, qui a Bologna, ha fatto un qualcosa di straordinario. Ha dimostrato un gran livello. Io l'ho guardato molto cercando di imparare da lui che quando è andato via mi ha detto che mi ha visto preparato e che devo continuare a lavorare. Mi ha mandato un messaggio il giorno del mio compleanno, che poi è stato il giorno dell’esordio in Champions. Mi ha scritto cose importanti. Indossare il numero 9 dopo di lui, ma anche dopo Julio Cruz, dopo Marco Di Vaio, dopo Rodrigo Palacio è una bella responsabilità. A me le responsabilità piacciono, anzi le cerco".


OBIETTIVO DI GOL - "Non penso a quanti gol farò, se penso 10 e poi non li segno dopo fa male alla testa, alla mentalità. Io so che a chi lavora bene poi arriva tutto. Credo che se lavoro bene e gioco bene il gol arriva da solo".

LAUTARO - "Io lo guardo molto. Non è uguale, ma io penso a giocare come lui che è un giocatore fortissimo, che è un capitano di una delle squadre più grandi del mondo. L'ho conosciuto personalmente prima di Bologna-Inter della scorsa stagione e mi ha detto che il calcio italiano è durissimo. Nello stile di gioco siamo simili, io ho guardato i suoi movimenti, non solo i suoi ma di tutti i numeri 9. Con Retegui ho parlato prima di Genoa-Bologna, mamma mia, un gran giocatore. Per la "garra" mi hanno accostato a Tevez, quella non deve mancare mai. Ma io guardo anche Julian Alvarez perchè per me guardare un giocatore di classe mondiale è meglio: posso nutrirmi da questi".

NDOYE - "Puff, Dan è fortissimo, uno dei migliori in serie A nell'uno contro uno e adesso quando mi darà il pallone non devo sbagliare più".

FABBIAN - "Ci stiamo conoscendo, ci prepariamo, ci scambiamo sguardi e piano piano facendo bene insieme, lo faccio anche con Urbanski: in un anno o due faremo come Ferguson e Zirkzee che hanno poi detto come fosse importante per loro due giocare uno al fianco dell’altro".