INFORTUNIO - "La carriera era andata così in fretta che, magari, avevo fatto un po' di fatica a gestirla, ma ora so che tutto capita per una ragione nella vita. Anche se ho sofferto tanto, in questo intervento al crociato vedo quasi del buono. Mi ha aiutato a maturare e a migliorare dove serviva: sono diventato più completo come persona e come calciatore. Mi sento più forte muscolarmente e nella mentalità, più motivato di quanto fossi prima".
PAROLE MESSI - "È stato incredibile, ma in quel momento non me ne rendevo conto perché tutto andava veloce. Quando stai male, invece, ripensi alle cose belle: durante la riabilitazione, per tirarmi su, tornavo ad ascoltare quei complimenti. Ricordo quando chiamò prima della Coppa America. Un giorno vorrei indossare di nuovo la maglia dell'Argentina".
GIOVANI - "È un buon momento, magari ci 'vedono' di più rispetto a quanto capitava prima e poi adesso c'è Chivu, abituato a lavorare con i ragazzi e a lanciarli. Noi dobbiamo solo spingere al massimo per avere le nostre chance: se le meriteremo, arriveranno. Ma ricordiamoci sempre che questa è l'Inter: con tanti campioni non è mai facile emergere e, a volte, è necessario farsi le ossa altrove per poi tornare".
PIO ESPOSITO - "Abbiamo la stessa età e un'amicizia lunga, stiamo bene fuori dal campo, ma dentro ci capiamo al volo: ci piace proprio giocare l'uno per l'altro. L'ho conosciuto nell'Under 16, siamo cresciuti insieme. Sono felice per tutto quello che gli sta succedendo, se lo merita. Mi ha detto che competere con Sebastiano è un po' strano, ma bello. Anche noi Carboni cerchiamo di migliorarci insieme, se possibile senza litigare (ride, ndr)".
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