TROFEI - "Io ho perso le ultime quattro finali europee: una con l’Inter e tre con la Fiorentina. È chiaro che dispiace quando arrivi così vicino a un’impresa e non la realizzi. Ma è anche vero che in finale uno vince e uno perde per forza, magari perché sono più bravi gli altri o perché non rendi come speravi. Non ho rimpianti, no".
TORINO - "Ho capito subito una cosa importante, che mi trovavo nell’ambiente giusto per ripartire dopo tanto tempo a Firenze. Qui c’è una passione simile da parte dei tifosi senza l’assillo di altre piazze. Soprattutto, fin dal primo giorno mi è stato chiaro di aver fatto la scelta giusta. Basta guardarsi attorno qui al Filadelfia per esserne certo: si percepisce di entrare nella Storia".
FUTURO - "Sono uno che ha bisogno di concentrarsi totalmente su quello che fa. E quindi io adesso penso al campo, alle partite, a questo campionato. Poi è ovvio che con mia moglie affrontiamo le questioni pratiche, tipo le scuole per le bambine. Però dico questo: al Toro sto benissimo e credo che si veda".
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