PRESTAZIONE - "Dovevamo pensare al risultato nelle due frazioni in maniera diversa, per avere la conferma di quello che siamo e che siamo capaci di fare, e penso che lo abbiamo fatto: nel secondo tempo abbiamo meritato più del Milan e con un po' di culo, che non guasterebbe ogni tanto, avremmo potuto rimettere la partita in piedi. Poi bisogna essere anche bravi, ma il secondo tempo ha soddisfatto l'allenatore dell'Empoli: mi è dispiaciuto per il risultato, perché nell'unica occasione che ha avuto Traoré l'ha messa nell'angolo. Però sappiamo le qualità, c'è da inchinarsi alle qualità del Milan, che ha ottenuto molto facendo il suo, mettendoci in difficoltà, ma non facendo molto più di quanto fatto dall'Empoli".
MERCATO - "Certo è che dobbiamo cambiare qualcosa, qui ci deve pensare la società ma credo che abbia le idee chiare e vedremo se ci saranno le possibilità. Certo che ne parliamo. Il periodo poi è questo, anche se personalmente io cancellerei questo momento della stagione. Se abbiamo fatto dieci gol in tutte queste partite, nonostante la nostra produttività, qualcosa vuol dire. Poi vi dico che a me interessa che ci sia questa produttività, che la squadra non stia troppo a guardarsi alle spalle ma guardare avanti. E’ solo questo ciò che può darci quel che noi vogliamo per arrivare in fondo con quello che vogliamo. Poi ben venga che possa venire qualcuno ad aiutarci ma questo è argomento della società e non nelle mie possibilità".
RIGORE - "Mi chiamate a parlare di una cosa di cui non vorrei parlare. Io non dico dell’arbitro, dico del regolamento, è una schifezza. Che un polpastrello condizioni una gara ed anche il futuro di una squadra, ma su, c’è il regolamento che deve dirci se è volontario o meno. Ma un polpastrello, su via, io non l’ho nemmeno voluto rivedere. Tutte le sere si parla soltanto del VAR, invece di parlare del gioco, lo ripeto è una schifezza. Io non ce l’ho con gli arbitri che sono dentro a questo meccanismo ed anche loro ci stanno capendo poco, anzi devono sopportarlo. Ci sono mille interpretazioni non si capisce più niente (il tono era più acceso, ndr) con la stessa situazione che viene gestita in modo diverso. Vedi quello che è successo qui con la Lazio e la stessa cosa a parti inverse non è stata fatta a Cagliari. Non va bene perchè si va a perdere di credibilità, e ne va del futuro di questo sport, la gente cosi non ci capisce più niente ed invece di agevolare si va ad incasinare il tutto. Poi ripeto, un polpastrello, un polpastrello".
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