ROMA - Le condizioni in crescita di Gini Wijnaldum, ma non soltanto. La Gazzetta dello Sport oggi fa il punto sui singoli di casa Roma e in particolare su due giocatori che stanno deludendo secondo Mourinho: “Proprio nei giorni in cui Nicolò Zaniolo si sta preparando al definitivo addio alla Roma, José Mourinho può almeno metabolizzare i progressi di Georginio Wijnaldum. L’olandese, ieri, ha giocato un test con la Primavera, ritrovando antiche e buone sensazioni. Inutile dire che anche sabato prossimo contro il Lecce sarà in panchina, facendo un altro passo verso il nuovo esordio in prima squadra, che avverrà in questo mese. Chi invece non riesce proprio a conquistare il cuore dell’allenatore portoghese per il momento, invece, è Ola Solbakken. L’attaccante norvegese, secondo quanto ha detto Mourinho dopo la partita con l’Empoli, è ancora lontano dall’aver capito la Serie A, e questo può essere un problema, soprattutto alla luce del fatto che un altro degli attaccanti di punta della squadra, cioè Andrea Belotti, stenta a ritrovare quel rendimento che l’aveva fatto diventare una bandiera del Torino. La trentina di secondi appena giocati domenica hanno rappresentato una sorta di ennesima bocciatura per un centravanti che in questo momento, grazie alla resurrezione di Abraham, sembra davvero incidere poco nella Roma”, si legge.
LEAO - Il momento di Rafael Leao. Senza parlare della questione rinnovo di contratto, prendendo in esame solo il campo. Ecco quanto evidenziato oggi dalla Gazzetta dello Sport: ”Nella settimana che aveva portato alla grande sfida Rafa non aveva convinto Pioli a ridargli fiducia. Era rimasto fuori contro il Sassuolo, ma la panchina nel derby è stata decisamente più scomoda. Ritmi blandi in allenamento: è vero che l’indolenza fa parte del personaggio, ma il momento attuale richiede uno spirito diverso. Leao non ha fatto quello scatto in più che gli si chiedeva: non un semplice sprint in velocità, ma nel calarsi perfettamente nella parte. Un alibi ce l’ha: la condizione fisica da settimane non lo sostiene. Rientrato dal Mondiale in Qatar, Rafa ha abbassato il ritmo perché a corto di energie. Nei parametri in mano allo staff c’è un prima e un dopo e la sosta dedicata alle nazionali è lo spartiacque. Origi più di Leao, quindi: per caratteristiche tecniche. E forse per un’indole più portata al sacrificio, esibita anche in allenamento. Di sicuro non per il maggiore dinamismo. Così però Rafa rischia di rimanere ancora fuori”, si legge.
PIOLI - Stefano Pioli resta alla guida del Milan. La Gazzetta dello Sport oggi ha fatto il punto sull’allenatore rossonero dopo il momento di crisi del 2023 (Salernitana a parte): “Non il manager di un’azienda in crisi, non un politico, non un cantante che stona (per quello, stasera). L’uomo più criticato d’Italia nelle ultime 24 ore è stato Stefano Pioli da Parma, allenatore del Milan in caduta libera. E per lui, che lunedì è stato? Un lunedì di pessimo umore, dice chi lo conosce... e come non pensarlo. I social lo hanno fatto a pezzi senza anestesia ma Pioli è ancora convinto di raddrizzare la situazione. Non molla e la società lo ha confermato”, si legge.
JUVE - La Juve perde anche Leandro Paredes per la partita di stasera contro la Salernitana. Lo ha annunciato ieri Allegri e oggi La Gazzetta dello Sport aggiunge ulteriori dettagli sullo stop: “L’argentino si è fermato durante la rifinitura a causa di un colpo subito all’altezza dei tendini del ginocchio. L’assenza dell’ex Psg s’aggiunge a quella di Pogba, che non ha ancora smaltito l’affaticamento e spera di rientrare tra i convocati per la Fiorentina (domenica) o il Nantes (il 16). Bonucci invece torna con la Fiorentina”, chiosa il quotidiano.
LUKAKU - Sprazzi del vero Romelu Lukaku. È stato più che incoraggiante l’ingresso in campo del belga nel derby vinto contro il Milan e ora Simone Inzaghi studia la miglior gestione per i prossimi impegni, svela La Gazzetta dello Sport: “Romelu Lukaku sta tornando per davvero, dopo una prima parte di stagione condizionata da infortuni e sfortuna e gli ultimi mesi passati a rincorrere la migliore condizione fisica. Se in Coppa Italia contro l’Atalanta aveva dimostrato di aver ritrovato la gamba, soprattutto con un secondo tempo convincente, il derby di domenica è servito da controprova: il belga è subentrato a Dzeko, mettendo la sua fisicità al servizio della squadra e facendo intravedere sprazzi di vecchio Lukaku. Inzaghi pensa di ridargli una maglia da titolare lunedì prossimo in casa della Sampdoria, magari invertendo la staffetta del derby e rispolverando dal via la Lu-La di contiana memoria. E poi confermarlo nello schieramento di partenza anche contro l’Udinese il 18 febbraio, aumentando magari anche il minutaggio. L’idea, ovviamente, è permettere a Lukaku di “allenarsi” in campo in sfide vere, senza esclusione di colpi, per essere poi finalmente al cento per cento per l’andata degli ottavi di Champions League col Porto. Il tempo per presentarsi al top c’è, come la voglia di Lukaku di mettersi ancora sotto e spingere sull’acceleratore, in allenamento come in partita”, si legge.
LAUTARO - È arrivato in alto, altissimo. Si legge oggi su La Gazzetta dello Sport a proposito di Lautaro Martinez, grande protagonista nel derby vinto dall’Inter contro il Milan. “Adesso, grazie a questo sprint lanciato nell’anno nuovo, per il club nerazzurro il Toro ha una valutazione a tre cifre. Non c’è alcuna voglia di privarsi di Lautaro e, in una ipotetica lista di giocatori cedibili, l’argentino occupa ormai l’ultimo posto, ma chi avesse questo appetito deve presentarsi con un assegno da 100 milioni per ricevere udienza ad Appiano”, spiega il quotidiano.
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