GOMEZ - Secondo La Gazzetta dello Sport, il Papu Gomez è ancora acciaccato e dolorante. L'Atalanta ha fiducia per recuperarlo contro il Torino e ci proverà fino all'ultimo così da fargli smaltire il problema al flessore; non dovesse farcela, pronta la giovane sorpresa Kulusevski per l'attacco della Dea.
MILIK - Dopo la gran partenza di Lorenzo Insigne e il buon momento di Dries Mertens, tra dicembre e gennaio è stato Arek Milik a trascinare il Napoli a suon di gol. Ora anche il polacco pare essersi fermato, come scrive LaGazzetta dello Sport: "Contro il Torino ha sbagliato l’impossibile, arrivando sempre con un attimo di ritardo sul pallone. L’imprecisione rende discontinuo il nazionale polacco. Pur essendo il capocannoniere della squadra, con 12 reti, i suoi errori sotto porta stanno costando parecchio”.
ANTONELLI - "L'Empoli FC comunica che gli accertamenti eseguiti al calciatore Luca Antonelli in seguito al problema muscolare alla coscia sinistra riscontrato durante la seduta di allenamento di lunedì, hanno evidenziato una lesione muscolare di primo grado al muscolo retto femorale. Sono già iniziate le terapie del caso". Tempi di recupero di almeno 20 giorni per il terzino.
SAMPDORIA - Uomini contati in mediana per la Samp. I possibili sostituti dello squalificato Linetty, infatti, si stanno allenando a parte e non si sa se riusciranno a recuperare per il Cagliari. Come svela Il Secolo XIX, Barreto difficilmente tornerà prima di qualche settimana mentre Jankto è in fase di recupero, ma non ancora al top. Non dovessero farcela, spazio a uno tra Sala e Ronaldo Vieira da mezzala. "Ramirez ci prova”, si legge, altrimenti tocca ancora a Saponara. Murru ieri ha lavorato a parte, ma non preoccupa in vista del Cagliari.
BOLOGNA - Il Corriere dello Sport aggiorna sugli infortunati di casa Bologna. Almeno due settimane di stop per Destro: si spera di recuperarlo per Udine, il rischio è che possa saltare anche la successiva col Cagliari. Gli esami a cui si è sottoposto hanno evidenziato una lesione di primo grado del semimembranoso destro, i tempi saranno più chiari nei prossimi giorni. La lesione di primo grado del muscolo obliquo terrà fuori dai giochi Federico Mattiello soltanto per la partita contro la Juventus. A regalare un sorriso a Mihajlovic ci pensa allora Riccardo Orsolini. A meno di due settimane dall'infortunio al soleo destro l'esterno azzurrino è rientrato in gruppo. Sulla buona strada verso il rientro ci sono anche i due centrali Giancarlo Gonzalez ed Evangelista Lyanco. Se non ci saranno contro i bianconeri piemontesi, cosa non da escludere, ci saranno contro l’Udinese. Rodrigo Palacio ha proseguito il programma di lavoro personalizzato, ma non preoccupa: tornerà in gruppo per la Juve.
TORINO - Da certezza a… panchinaro. La Gazzetta dello Sport analizza le ultime scelte di Mazzarri e si sofferma in particolare su Meité. Secondo il quotidiano, “c’è da considerare come molto attendibile l’interpretazione di chi ha visto nell’accantonamento di Meitè (che sabato è comunque candidato a rimpiazzare Rincon, squalificato) anche una «lezioncina» impartita al giovane talento dal suo allenatore. Mazzarri, dopo l’espulsione patita con la Lazio, aveva fatto una pubblica tirata di orecchie al ragazzone prelevato dal Bordeaux. Ed è possibile, se non probabile, che adesso lo abbia messo in stand-bye per stimolarne la capacità di reazione e di apprendimento della lezione ricevuta”. Lukic ha comunque offerto un rendimento eccellente e va verso la conferma anche nella prossima sfida. Differente invece il discorso legato a Berenguer, utilizzato a Napoli a supporto di Belotti. Secondo la rosea, resta in pedi questo duello spagnolo tra Alejandro e Iago anche per la prossima sfida all’Atalanta. E quindi pure Simone Zaza (niente Udinese causa squalifica) non ha la certezza di recuperare un posto tra gli undici di partenza. Da capire se sarà 3-5-2 o 3-4-2-1 e soprattutto se Ansaldi sarà ancora preferito a Baselli da mezzala o se tornerà a giocare largo al posto di uno tra De Silvestri e Ola Aina.
CALDARA - Mattia Caldara rivede la luce in fondo al tunnel. Il difensore del Milan ha parlato a un evento targato Banco BPM: “La Juventus ormai è il passato, sono felice qui al Milan. Dopo 4 mesi fermo non vedo l'ora di tornare a giocare con Romagnoli per dimostrare il mio valore e ripagare la fiducia della società che ha creduto in me. Oggi ho svolto parte dell'allenamento con la squadra, devo ritrovare confidenza con il pallone. Non voglio dire una data, ma manca poco e poi ci siamo. Piatek mi ha impressionato subito per la sua voglia, vive per il gol come Inzaghi. Poi è bravo a gestire la palla anche spalle alla porta facendoci salire bene, siamo fortunati ad averlo con noi. Gattuso ci incita e ci sprona a dare il massimo, è un grande allenatore. Leonardo e Maldini mi sono sempre stati vicini, dicendomi di rientrare con calma".
PASTORE - Tre punti e una certezza: la Roma vista contro il Bologna è una squadra che, nella corsa per il quarto posto, rischia di pagare un dazio agli infortuni, che hanno colpito un po’ tutti nella rosa, e alla stanchezza di chi tira la carretta, scrive Il Corriere della Sera. Sorprende quindi che nelle rotazioni e nei cambi di ruolo e giocatori che sentono visibilmente la fatica, non solo a Di Francesco ma a nessuno di noi non venga nemmeno in mente di chiedere aiuto e minuti al calciatore più importante acquistato in estate: Javier Pastore. Possibile che, a tre settimane da Fiorentina-Roma, di lui si siano perse completamente le tracce? Il tempo passa e resta grande il mistero: ritroveremo più il Flaco perduto? È la domanda che si fanno anche i fantallenatori…
CHIESA - Sale il clima di tensione per la semifinale d'andata di Coppa Italia tra Fiorentina e Atalanta. Come sottolinea La Nazione, a fare le spese delle prime scaramucce tra le due tifoserie è Federico Chiesa che, dopo le pesanti critiche indirizzategli dal presidente della SPAL Mattioli, è stato tempestato sui suoi social da una serie di attacchi provenienti dai sostenitori bergamaschi. Questi ultimi, con il pretesto delle accuse di Mattioli e quelle di Gasperini a fine settembre, hanno nel migliore dei casi etichettato l'attaccante viola come "simulatore". Solo l'ultima foto postata su Instagram da Chiesa supera i 1200 commenti in un giorno, così come sono state inarrestabili le offesi a lui rivolte.
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