JUVENTUS - Arrivano aggiornamenti sul futuro di Juan Cuadrado da La Gazzetta dello Sport. Come spiega il quotidiano, Juan sabato ha giocato la 40esima gara stagionale, traguardo che fa scattare il rinnovo automatico del suo contratto al 2023. “La Juve e Cuadrado però continueranno a parlarsi: il club gli offre un biennale (magari con opzione per il terzo anno) a una cifra inferiore. E Juan si guarda intorno. Il prossimo a rinnovare allora potrebbe essere uno tra Perin e De Sciglio: il portiere vuole restare ed è vicino al sì”.
NAPOLI - Come stanno le pedine del Napoli verso la sfida con la Roma? Oggi, ne parla La Gazzetta dello Sport: “In casa Napoli si confida di poter portare a un livello migliore di condizione Fabian Ruiz e Zielinski. Poche invece le speranze di poter vedere in campo contro la Roma Di Lorenzo, anticipando i tempi di recupero previsti. Il difensore sta smaltendo una distorsione di secondo grado al ginocchio destro riportata nella gara contro l’Udinese del 19 marzo. La tabella fissata inizialmente per il suo rientro in campo già portava alla gara di Empoli, inserita nel programma per il 24 aprile. Luciano Spalletti potrà contare invece su Anguissa, indisponibile contro la Fiorentina per scontare un turno di squalifica. Il centrocampista camerunense potrebbe essere una delle diverse novità con cui il tecnico sarebbe intenzionato a ritoccare la formazione. Valutando anche il ritorno dal primo minuto al modulo 4-3-3″.
INTER - “Sparito dai radar: zero minuti nelle ultime due partite”. Alexis Sanchez fa perdere le sue tracce e La Gazzetta dello Sport parla del cileno dell’Inter, tra presente e futuro: “Con il Verona neppure ha iniziato a riscaldarsi. Alexis Sanchez è finito ai margini dell’Inter: ora c’è chi dà più garanzie tecniche a Inzaghi. E che magari accetta più facilmente un’esclusione, cosa che non accade di frequente con il cileno”. Il quotidiano guarda a giugno: “È anche per questo che le strade del club nerazzurro e dell’attaccante sono destinate a dividersi in estate. Fin qui l’unica squadra che si è fatta avanti è stata il River Plate, ex club di Sanchez. Ma l’affare non è semplice, l’ingaggio del cileno da 7,5 milioni di euro è un ostacolo duro da superare. E allora attenzione alla Spagna”.
MILAN - “Ora si entra nel vivo. È imminente, infatti, il summit tra i dirigenti milanisti e l’a.d. del Sassuolo”. Così La Gazzetta dello Sport ha aggiornato sul destino di Domenico Berardi e i tentativi del Milan: “La trattativa non si presenta facile, visto che la richiesta del club emiliano si aggira intorno ai 30 milioni, una cifra che non rientra nei parametri rossoneri: per quanto apprezzato Berardi ha 28 anni e, nella logica della proprietà, non rappresenta un investimento. Ecco perché si profila un’offerta che parta da un prestito e che preveda evidentemente una serie di bonus: un po’ com’è accaduto la scorsa estate per Locatelli alla Juve. È una strada che comporta tempi lunghi, ma va anche detto che Berardi piace a tutti tra via Aldo Rossi e Milanello: a Pioli in particolare che lo aveva messo in cima alla sua lista già un anno fa. E il giocatore evidentemente segue con chiaro interesse questa vicenda. L’idea di mettersi alla prova in un club di prima fascia lo alletta e ciò (indirettamente) può aiutare la strategia milanista. Ma nei radar di Maldini e Massara ci sono anche altri nomi importanti, a cominciare dall’olandese Noa Lang, 22 anni, punto di forza del Bruges, che ha già fatto capolino in Champions League. Così come piace anche Charles De Ketelaere, nazionale belga di 21 anni. Inutile dire che il costo dei loro cartellini è elevato, considerando che mezza Europa è sulle loro tracce”, si legge.
SASSUOLO - Su cosa ha lavorato singolarmente Alessio Dionisi per le pepite del suo Sassuolo? Oggi, ne parla lo stesso allenatore a La Gazzetta dello Sport: “Con Frattesi e Traoré ho lavorato sulla testa. A Scamacca ho fatto capire l’importanza del lavoro quotidiano. Lopez l’ho messo al centro del progetto. A Raspadori è stata data ulteriore continuità. E Berardi… beh, lui bisogna solo metterlo in campo”.
UDINESE - “Con Bram c’è una sana competizione”. L’uomo che ha panchinato Nuytinck, Pablo Marì, ha risposto oggi a La Gazzetta dello Sport sulla sua esperienza in prestito all’Udinese: “Nuytinck è un grande professionista e un esempio per il club. Io, quando sono arrivato a gennaio, avevo un’idea chiara e precisa. Ho detto al tecnico e a Gino Pozzo che venivo per giocare. Ma ho capito che il posto dovevo guadagnarmelo giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento. Cioffi è stato il primo che mi ha accolto, bene, qui”. E il futuro? Pablo non ha dubbi: “Vorrei restare in Italia. Arsenal? Io a Udine sto molto bene. E sarei felice di portare il club ancora più in alto in classifica. Chiaro, ho ancora due anni di contratto con l’Arsenal. Ho ripreso a giocare con continuità dopo l’operazione alla caviglia sinistra. Sono stato cinque mesi fuori”.
ORSOLINI - Riccardo Orsolini è rimasto in panchina per 90 minuti contro la Sampdoria. Una scelta senza spiegazioni, nel senso che non è stata motivata dopo la partita da Bigon o da De Leo. Non si è parlato di infortuni o altri motivi, il fantasista quindi stava bene e la scelta è stata tecnica. È entrato Sansone per Barrow, Orsolini è rimasto a guardare per tutta la gara. Una scelta sorprendente, vedremo se nelle prossime ore si saprà qualcosa in più. Anche se non sono uscite notizie in merito, probabilmente non era al 100% ed è stato preservato per le prossime.
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