BOLOGNA - "Mi porto da Bologna tutte le caratteristiche che il mister già conosce. Imprevedibilità, tentare il dribbling, creare superiorità sull'esterno. Italiano le insegna molto bene e Gattuso le conosce. Qui in Nazionale c'è molta varietà di caratteristiche, si può variare sia come moduli che come calciatori. Ripeto, Italiano negli ultimi due anni mi ha aiutato molto, mi ha fatto capire ciò che mi mancava in entrambe le fasi per diventare il calciatore completo che voglio diventare. Sto cercando di diventare quel giocatore totale che ho sempre cercato di diventare nel corso degli anni. Ce la sto mettendo tutta. Un'isola felice dove i ragazzi giovani si integrano benissimo, si fanno crescere. Guardate l'ultima partita dove ha esordito Pessina, è entrato dopo una manciata di minuti e non ha subito gol contro i campioni d'Italia. E' una società che ha coraggio e ha una programmazione differente. Si vive bene, si lavora bene, la piazza ti supporta. Penso sia stata la miglior scelta per quanto mi riguarda e anche per parecchi ragazzi".
ITALIANO - "Da un punto di vista tecnico e tattico Italiano mi ha insegnato molto, soprattutto stringere il campo quando c'è la palla opposta, mi ha aiutato in fase difensiva. Noi a Bologna ci divertiamo, non guardiamo tanto il prossimo avversario o la classifica. Ci godiamo partita per partita, ci divertiamo. Poi alla fine tireremo una linea e ci guarderemo indietro. Il nostro gruppo da 3-4 anni si conosce alla perfezione, due anni fa è cambiato l'allenatore e non è cambiata la sostanza. C'è un gruppo coeso, sereno, che non si fissa nemmeno più di tanto sugli obiettivi. Magari parlare di Scudetto è un po' eccessivo, ma noi a Bologna ci divertiamo, si sta bene insieme e questo fa la differenza".
MONDIALE - "Sono troppi anni che l'Italia non partecipa a un Mondiale. E poi anche per noi stessi: non so quante possibilità avremo noi giocatori. Un Mondiale senza Italia mi viene l'ansia solo a pensarci. Abbiamo un dovere morale, verso noi stessi e verso tutti gli altri. Faremo di tutto per andarci a giocare questa Coppa del Mondo".
GATTUSO - "Ci sono ancora due partite da giocare prima che si capiscano un po' tutte le situazioni, finché la matematica non ci condanna io ci credo sempre alla qualificazione diretta. Siamo belli concentrati su queste due partite, vogliamo fare una bella figura e dare continuità agli ultimi risultati. Andiamo avanti partita per partita, poi alla fine tireremo una linea e capiremo il nostro destino. Gattuso quando è arrivato ha portato una ventata di freschezza a livello di entusiasmo, forse la squadra prima era un po' spenta, avvilita. Il mister ci ha dato subito tranquillità, serenità, ci ha fatto subito capire che dovevamo uscire insieme, col lavoro, dalla situazione in cui eravamo. Lavoro, entusiasmo, allenamenti intensi... Quando si lavora così si crea un gruppo forte e una mentalità vincente e così ci andiamo a giocare tutto ciò che noi sogniamo".
MOLDOVA E NORVEGIA - "La gara di giovedì è insidiosa, da non sottovalutare e non prendere sottogamba. In queste partite hai solo da perdere e quindi massimo rispetto per tutti. Per me le partite in Nazionale si preparano da sole, non ho bisogno di motivazioni o spinte a dare di più. Quando si rappresenta l'Italia in un momento anche difficile le partite si preparano da sole, giovedì ci aspetta un'altra battaglia e poi parlerà il campo. Sì, con Heggem ne parliamo da qualche settimana: io gli dico che lo andiamo a prendere e lui risponde che la vede dura. Spero magari nel viaggio di ritorno di poterlo prendere in giro io. Personalmente ho una voglia matta di partecipare alla Coppa del Mondo, dentro di me c'è ancora quel Riccardo ragazzino che sognava di essere qui e quindi spero vivamente che quel sogno di realizzi".
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