Mourinho: “Può fare più gol, ma voglio questo Abraham! Così vedo Belotti, Dybala…”

Il tecnico della Roma José Mourinho ha parlato in conferenza stampa e a Sky Sport alla vigilia della gara di Europa League contro la Real Sociedad. Queste le sue parole.

REAL SOCIEDAD - "È difficile trovare dei punti deboli, è una squadra di qualità. Essere quarti in Liga è tanta roba. Non si può dire che siamo stati fortunati nel sorteggio. Sono sicuro che ci guardano con lo stesso rispetto con cui noi guardiamo loro. Hanno giocatori di altissimo livello, non solo Oyarzabal".

DYBALA - "Il merito è suo, dei suoi compagni e dei tifosi. Ha trovato un gruppo di ragazzi molto empatici in un club che quando gioca in casa sente l'amore dei tifosi e io l'ho solo aiutato nella gestione del suo corpo perché è giovane ma ha avuto tanti infortuni nel suo passato con la Juventus. È arrivato qui motivato e con il sogno di andare ai Mondiali per vincere, si sente importante perché è importante per noi. Tutto questo messo insieme ha permesso di avere un Paulo rinnovato nelle sue motivazioni. Sono molto felice perché al di là del giocatore che tutti conoscono, è un ragazzo straordinario che si merita tutto l'affetto che sta ricevendo qui a Roma".

KUMBULLA - "Gioca lui o Llorente? Magari giochiamo con solo due difensori centrali per far giocare insieme Belotti e Abraham (ride ndr)".

ABRAHAM - "Per me c'è solo un Abraham che mi interessa ed è quello che gioca per la squadra, era in panchina contro la Juventus ma festeggiava il gol insieme alla curva e sembrava che aveva segnato lui. Abbiamo bisogno di questo Abraham, capisco che possa fare più gol e raggiungere i numeri dell'anno scorso ma nell'ultima partita, nei 15 minuti in cui ha giocato, ha giocato bene e ha fatto quella di cui aveva bisogno la squadra".

BELOTTI - "Sta bene, quello che fa un attaccante è legato a quello che fa la squadra. Lui e Abraham hanno fatto un bellissimo lavoro contro la Juventus ed è quello che mi aspetto da loro domani. Per me la cosa che mi fa più piacere è vedere un giocatore giocare per la squadra".

SQUALIFICA - "Mi aspetto di essere in panchina col Sassuolo? Non mi aspetto niente e non parlo finché il processo non finirà, una volta finito non avrò problemi nel rispondere ad un paio di domande. Ora devo aspettare tranquillo".

CONDIZIONE - "Dal punto di vista fisico noi siamo nelle mani di persone di grandi qualità, i preparatori sono di altissimo livello. Ci sono dei giocatori che possono giocare ogni giorno come Zanetti che poteva giocare sette partite in sette partite e poi ci sono giocatori che hanno bisogno di un po' più tempo. È una questione mentale per giocare ogni partita con una pressione mentale buona. Facciamo ancora fatica a pensare che dobbiamo vincere tre partite di fila in una settimana".

CRESCITA - "E' difficile dire un motivo solo, il lavoro non è cambiato. L'organizzazione non ci manca noi, possiamo nascondere i nostri problemi ed esaltare i nostri punti di forza. Cerchiamo sempre di farlo poi alla fine il merito dei risultati è dei ragazzi e dell'empatia che la squadra ha con i propri tifosi. In casa non vinciamo sempre ma l'empatia con i tifosi ci da un'iniezione di entusiasmo".