“La particolarità del Sassuolo è che qui ti senti a casa, ogni momento”. Manuel Locatelli oggi è uno dei centrocampisti più apprezzati in Serie A, così racconta le sue emozioni e la sua rinascita a La Gazzetta dello Sport in...
"La particolarità del Sassuolo è che qui ti senti a casa, ogni momento". Manuel Locatelli oggi è uno dei centrocampisti più apprezzati in Serie A, così racconta le sue emozioni e la sua rinascita a La Gazzetta dello Sport in un'intervista esclusiva con Walter Veltroni di cui vi proponiamo alcuni estratti.
SASSUOLO - "Loro sono genuini, sono persone che lavorano tutte per farti stare bene. Tutti, dal magazziniere al direttore, sono persone perbene, dedicate al solo obiettivo di far crescere questa società. Penso che li scelgano sulla base di criteri rigidi che li rendono molto simili l’uno all’altro. Sono tutte brave persone che hanno un solo obiettivo, far stare bene i giocatori e puntare al risultato. Questo gruppo di lavoro per me è come una seconda famiglia".
DE ZERBI - "Il mister mi ha cambiato la vita. Ora sono visto come un altro giocatore e come un’altra persona, migliore. Ho dovuto staccarmi di dosso l’etichetta che avevo e ci sono riuscito, grazie a lui. Lo ringrazierò sempre perché mi ha fatto rendere al meglio e maturare, in campo e fuori. Devo ancora crescere tanto, ne sono cosciente. Però la squadra ed io abbiamo raggiunto risultati importanti, insieme. E questo è, in primo luogo, merito suo".
ETICHETTA - "Avevo l’etichetta di essere incompiuto, che doveva sempre arrivare la definitiva consacrazione, che non ero completo. Purtroppo all’inizio ho vissuto tutto troppo velocemente, è successo tutto subito. Ci si attendeva che dimostrassi cose per le quali non ero ancora pronto. Ora invece, passo dopo passo, sto dimostrando di poter essere all’altezza delle aspettative e mi sono preso delle belle rivincite".