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Lo sfogo di Petagna: “Mi dispiace non essere mai stato chiamato da Mancini: potrei essere utile”

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Andrea Petagna ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato del suo momento al Monza e della mancata convocazione in Nazionale, candidandosi per la maglia azzurra. NAZIONALE – “Mi dispiace non essere mai...
Andrea Agostinelli

AndreaPetagna ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato del suo momento al Monza e della mancata convocazione in Nazionale, candidandosi per la maglia azzurra.

NAZIONALE - "Mi dispiace non essere mai stato convocato da Mancini. Eppure da quando c’è lui ho avuto una buona esperienza a Bergamo, segnato tanti gol con la Spal e trovato il mio spazio a Napoli prima di arrivare a Monza. Non mi ha mai chiamato, nemmeno una volta, giusto per conoscersi e capire cosa posso dare".


ASSIST - "Penalizzato dalle mie caratteristiche? Può essere, di gol ne ho realizzati tre ma ho anche servito cinque assist. Il mio tratto distintivo è giocare per la squadra: magari c’è chi non si vede per tutta la partita e poi segna, io sono convinto di avere qualità che possono essere utili alla Nazionale".

MONZA - Non si può dire di no a due leggende come Silvio Berlusconi e Adriano Galliani e poi questa era un’occasione troppo ghiotta per giocare con continuità. Sono innamorato di Napoli ma sono contento qui. Del resto non è che io non avessi spinto... In una fase di stallo della trattativa ho mandato a Galliani una foto in cui ci abbracciavamo quando io 17enne ero al Milan".

KVARA - "Quando è arrivato in ritiro mi ha impressionato per la personalità che metteva anche nell’uno contro uno in allenamento. Si notava che era forte ma non pensavo che potesse avere quest’impatto".

ALLEGRI - "Fondamentale: è stato il primo a credere in me, mi fece allenare con la prima squadra, esordire in A e in Champions".

GASPERINI - "Lo dovrò sempre ringraziare perché ha dato una svolta alla mia carriera. È un martello, fa lavorare tanto atleticamente ma poi i risultati arrivano".

SPALLETTI - "Nessuno prepara tatticamente le partite come lui e poi sa migliorarti tecnicamente".

PALLADINO - "Tanta roba. È arrivato dalla Primavera e nessuno si aspettava che potesse incidere così".