Andrea Agnelli: "La società ha grandi progetti, confermo tutta l'area tecnica con Nedved e Paratici. Ho letto tante dietrologie in questi giorni, ma quando pensavo tra me e me dopo l'Ajax di andare avanti con Allegri era un pensiero assolutamente sincero. Le riflessioni in seguito hanno dimostrato la capacità di analisi per prendere la giusta decisione. Non possono nascondere però che ci sia un po' di tristezza e commozione. Era giusto chiudere questo ciclo con un successo e con un acuto, nonostante dopo l'Ajax volessimo andare avanti".
Max Allegri: "Ringrazio il presidente per queste parole, ringrazio i ragazzi che... (Allegri si emoziona e quasi commuove, ndr). Ok, con calma e riparto. Volevo fare una grandissima Champions quest'anno ma purtroppo ci sono state delle cose che ci hanno impedito di giocarcela fino in fondo. Abbiamo discusso ed espresso i nostri pensieri sul futuro della Juve, ognuno con le proprie idee, dopo la società ha fatto le sue valutazioni e ha ritenuto opportuno cambiare allenatore. Ma questo non cambia niente perché i rapporti sono straordinari con il presidente, con Fabio Paratici, con Pavel Nedved... all'epoca c'era anche Marotta, quando sono arrivato io. Ora è il momento giusto per lasciarsi nel migliore dei modi. So che lascio una società straordinario, con un grande presidente e con una dirigenza forte, fortissima. Domani sera bisogna festeggiare: una è lo scudetto, l'altra è l'addio di Barzagli, il professore dei difensori".
Max Allegri: "Non avevo chiesto rivoluzioni o anni di contratto. Abbiamo affrontato tutt'altro discorso, ormai fisiologicamente c'era da separarsi. Questo è quello che è successo nelle famose riunioni. Il presidente ha deciso che non sarei stato più l'allenatore, da buon decisionista... e va bene così".
Andrea Agnelli: "Gestire aziende significa prendere le giuste decisioni quando è giusto farlo. Solo il futuro se le scelte prese fossero corrette o meno. La pressione nelle scelte fa parte della gestione di una società sportiva".
Max Allegri: "Non credo di pagare il fatto che ci sia la moda del bel gioco. A volte sento le telecronache e al 92esimo se fai gol viene fuori che hai giocato una partita straordinaria... il risultato, ricordatevelo, è sempre fondamentale e influenza. Ma io analizzo la prestazione da allenatore, non solo il risultato. Giocare bene e arrivare secondo però non è una cosa che fa per me. Che poi, cosa vuol dire giocar bene io non l'ho ancora capito... so solo che ci sono allenatori che vincono e altri che non vincono mai, cazzo, ci sarà un motivo, Dio santo Dio!".
Andrea Agnelli: "Che allenatore sto cercando e se sarà Conte? Passiamo alla prossima domanda, ho già risposto che non parlerò del futuro".
Max Allegri: "C'è un allenatore rampante che è Barzagli (ride, ndr)".
Andrea Agnelli: "Le decisioni vengono tutte prese dalla società, esonerare Allegri è stata una scelta maturata nel corso del tempo".
Max Allegri: "Il mio futuro? Un po' di riposo ora ci vuole, mi dedico alla famiglia. Poi magari a luglio mi viene voglia di allenare subito e allora valuto le proposte che arriveranno".
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